Di Caterina: «Verranno fuori altre tangenti»
Ioho dato soldi fino ai primi anni Duemila». Piero Di Caterina, uno degli imprenditori che accusano Filippo Penati, ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, parla con Panorama di ulteriori tangenti che sarebbero state pagate ai politici come dazio per lavorare. Il settimanale, in edicola da oggi con una copertina dedicata alle inchieste giudiziarie che coinvolgono il Pd, riporta anche la notizia di un dossier anonimo di 149 pagine, denominato Dossier Concordia, che rivelava già dal 2009 i nomi, gli intrecci societari e le relazioni pericolose tra i funzionari del Comune di Sesto San Giovanni, la città dove Penati ha operato con vari incarichi politici prima di diventare vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia. A Penati, si legge sul settimanale, è riconducibile anche il caso Serravalle, l'autostrada sulla quale l'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini chiese invano alla procura di indagare. Panorama, ricostruendo nei dettagli l'operazione, si sofferma su un dossier contenente gli sprechi e le consulenze d'oro legate all'infrastruttura. «Il dossier - scrive Panorama -, arrivò sul tavolo di Bersani nel 2007, ma nessuno ai vertici del partito mosse un dito».