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Roma indaga Milanese per corruzione

Marco Milanese

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Si complica sempre di più la posizione di Marco Milanese. Il parlamentare del Pdl ed ex consulente politico di Giulio Tremonti, insieme all'avvocato veneziano ed ex presidente della Sogei Sandro Trevisanato ed al costruttore romano Angelo Proietti, titolare della società Edil Ars, è stato iscritto ieri pomeriggio nel registro degli indagati della procura di Roma nell'ambito degli accertamenti sugli appalti Sogei. Corruzione e finanziamento illecito dei partiti i reati contestati, a seconda delle singole posizioni, agli indagati. Le iscrizioni sono avvenute dopo un primo esame del carteggio inviato per competenza territoriale a piazzale Clodio dalla magistratura napoletana nel quadro degli accertamenti sulla cosiddetta P4. Il fascicolo processuale, per il momento costituito da 42 pagine arrivate dal capoluogo partenopeo, è stato esaminato dal procuratore Giovanni Ferrara. Gli inquirenti romani attendono il resto della documentazione (complessivamente 1.000 pagine) nei prossimi giorni. L'incartamento sarà poi affidato al pm Paolo Ielo. Nel mirino i lavori che la Sogei avrebbe concesso alla Edil Ars, in cambio di favori e lavori di ristrutturazione in alcuni appartamenti tra cui anche quello in via Campo Marzio a Roma, preso in affitto dal Pio Sodalizio dei Piceni da Milanese e fino 15 giorni fa abitata dal ministro Tremonti. Intanto domani la Giunta per le autorizzazioni della Camera inizierà l'esame sulla domanda di custodia cautelare in carcere avanzata dai pm di Napoli proprio nei confronti del deputato Pdl. Il presidente Pierluigi Castagnetti ascolterà la sua difesa ma poi, quasi sicuramente, ci sarà un rinvio della vicenda a settembre. Oltre alla domanda di autorizzazione all'arresto, su Milanese, accusato di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e associazione per delinquere, pendono anche una richiesta di acquisizione di tabulati telefonici e di perquisizione di cassette di sicurezza. Di tutto il dossier è relatore Fabio Gava (Pdl) che con molta probabilità rinvierà ancora il momento della sua proposta alla Giunta: «Mercoledì farò solo una parte di relazione anche perché non credo sia arrivata l'ordinanza di scarcerazione da parte del gip dei coimputati di Milanese che la scorsa settimana avevo chiesto». Giovedì invece il gip Luigi Giordano si pronuncerà sulla istanza di revoca della custodia in carcere o di concessione degli arresti domiciliari per Alfonso Papa, il parlamentare del Pdl coinvolto nell'inchiesta sulla P4. Il parere dei pm è stato depositato in cancelleria ieri pomeriggio. Sul contenuto viene mantenuto uno stretto riserbo anche se, secondo alcune indiscrezioni, i pm sarebbero orientati verso un giudizio negativo sull'istanza, proponendo cioè il mantenimento della detenzione in carcere.

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