L'Italia spezzata in due
Una giornata nera per chi era in partenza in treno da Roma e per Roma. Un'odissea fatta di attese, bivacchi e stress. Il rogo della Stazione Tiburtina ha di fatto messo in stand by l'Italia intera, spezzandola a metà. Oltre che nella Capitale i principali disagi si sono registrati a Palermo, Firenze, Bologna e Milano. Treni con quattro o cinque ore di ritardo, lamentele da parte di passeggeri «irritati» e lunghe file alle biglietterie. Su 137 treni a lunga percorrenza diretti nella Capitale, 24 (17,5% circa) sono stati deviati, 75 hanno viaggiato regolarmente (54,8% circa) e 38 sono stati soppressi (27,7% circa). Almeno secondo i dati forniti ieri pomeriggio dalle Ferrovie dello Stato. Le Fs hanno allertato il personale nelle stazioni, con box informazioni più attivi che mai e messaggi sia audio che tramite pannelli sempre aggiornati sulla situazione. E poi, poche ore dopo lo scoppio dell'incendio, hanno invitato i passeggeri a non salire sui treni che avessero nel loro tragitto la stazione Tiburtina. A Milano la Stazione Centrale è andata nel caos. I disagi non si sono contati. Quello più clamoroso segna la tratta Palermo-Milano. È arrivato con sei ore di ritardo. Stanchi e arrabbiati i passeggeri che sono scesi dal convoglio alle 16.15 anziché alle 10: «Non c'è stata chiarezza e c'è stata pochissima assistenza», si è lamentato Alessandro F., di 41 anni, partito verso mezzanotte da Ascea Marina (Salerno). «Numerose le fermate non previste e nessun servizio di ristorazione», ha aggiunto il passeggero. Più contenuto il caos napoletano. Partenze regolari dalla stazione, tranne la cancellazione di un treno ad alta velocità diretto a Milano e una decina di convogli con quasi un'ora di ritardo. A Bologna disagi «ordinati». L'atrio era pieno per tre quarti, con personale di Trenitalia che ha accolto i viaggiatori ancora prima che questi assedino il punto informazioni dei treni ad alta velocità. Sul tabellone delle partenze le prime cinque tratte (Milano, Venezia, Bolzano, Mestre, Torino) hanno avuto ritardi tra i 100 e i 215 minuti. Dall'altoparlante e sugli schermi luminosi, le persone sono state informate ripetutamente che «ci saranno ritardi, variazioni di percorso o cancellazioni, a causa di un intervento dei vigili del fuoco» nella stazione romana. Chi doveva raggiungere località settentrionali, è stato dirottato su convogli regionali. E mentre qualcuno assicura che le conseguenze in negativo sul traffico ferroviario non termineranno con la giornata nera di ieri, il Codacons sta già preparando una class-action nei confronti di Trenitalia per risarcire i passeggeri.