Lega-Pdl nessuno scontro in Cdm ma la tensione è alta
{{IMG_SX}}Nessun redde rationem in Consiglio dei ministri tra Silvio Berlusconi e il ministro dell'Interno Roberto Maroni, nel mirino del Pdl perchè "colpevole" dello strappo del Carroccio sul voto per l'autorizzazione alla richiesta di arresto del deputato del Pdl Alfonso Papa. L'assenza del leader della Lega Umberto Bossi aveva di fatto costretto il Cavaliere a rinviare l'atteso "faccia a faccia" chiarificatore, ma erano in molti tra i pidiellini, a credere che l'argomento sarebbe stato affrontato con i due dioscuri del Carroccio: Maroni appunto e Roberto Calderoli. Invece la riunione del Consiglio, a quanto raccontano alcuni presenti, è stata caratterizzata da un clima sereno e cordialissimo. Il Cavaliere avrebbe chiesto di far pervenire i suoi auguri al Senatur, reduce da un'operazione e poi avrebbe invitato il titolare del Viminale ad esporre «i brillanti risultati conseguiti dal governo nella lotta alla criminalità». La resa dei conti sembra dunque rinviata. Il ministro dell'Interno avrebbe lasciato prima il Cdm per altri impegni, e sempre a quanto raccontano altri ministri presenti, salutando in maniera calorosa il Cavaliere. Prima del Consiglio dei ministri, Maroni e il capo del governo avevano preso parte ad una riunione sui servizi con il presidente del Consiglio Gianni Letta ed altri ministri tra cui Ignazio La Russa e Franco Frattini. Anche in quella riunione, viene riferito, l'atmosfera era di assoluta calma e tranquillità. LEGA-PDL "RAPPORTO DI CONVENIENZA" "Il rapporto con Berlusconi è nato e continua ad essere, e non so per quanto sarà, un rapporto di interesse". Così l'eurodeputato Matteo Salvini, della Lega, ospite di "24 Mattino" su Radio 24. "La Lega, da movimento autonomista, si allea con chi garantisce maggiori possibilità di cambiare il Paese. In questo momento si chiama Berlusconi. Il rapporto con Berlusconi è più o meno buono a seconda di quanto in fretta arrivano le riforme", aggiunge Salvini, che alla domanda se questo rapporto di interesse tra la Lega e Berlusconi valga ancora la pena di essere mantenuto ha risposto: "A stamattina, venerdì 22 luglio, ne vale ancora la pena perchè sul federalismo siamo ai 4/5 del percorso. Se finiremo il federalismo fiscale sarà stato un rapporto stupendo, se non ci arriveremo amici come prima. Anche perchè abbiamo ingoiato qualche boccone amaro - dice ancora Salvini -. Per esempio proprio in fatto di arresti penso al caso del napoletano Cosentino, che oggi è tra i più ferrei accusatori della Lega perchè ci permettiamo di non volere far portare in giro per l'Italia la spazzatura di Napoli. Questo a proposito di riconoscenza". Salvini ha definito "fantasiose" le ricostruzioni che parlano di rapporti tesi nella Lega tra Bossi e Maroni: "Bossi e Maroni se la staranno ridendo leggendo i giornali", spiega e sul via libera all'arresto dell'onorevole Papa commenta: "Il voto è un messaggio per dire che i parlamentari non hanno scappatoie in più rispetto agli altri, non sono migliori degli altri. Perchè solo ora? Perchè il momento economico, sociale e di incazzatura non ha paragoni con altri. Se Berlusconi e il Pdl selezionassero un pò meglio chi mandano in Parlamento o a fare sindaco o il consigliere regionale ci sarebbe qualche richiesta di arresto in meno e saremmo tutti più tranquilli. Fossi in Berlusconi mi preoccuperei di ciò che c'è in casa sua". TOSI: MARONI PREMIER "Il segretario noi già l'abbiamo. Maroni come premier sarebbe il massimo". Lo dice in un'intervista a "Il Fatto Quotidiano" il sindaco di Verona Flavio Tosi "All'interno della Lega - spiega l'esponente del Carroccio - non cambia niente fino a quando c'è il nostro segretario. Se ci stiamo preparando per il dopo Berlusconi a fine mandato? Lo scenario è compatibile e la cosa è fattibile anche prima della fine di questo mandato". Quanto al via libera della Camera all'arresto di Alfonso Papa, Tosi assicura che "il capo ha condiviso e autorizzato tutto. È il gioco delle parti. Per come sono andate le cose il più contento è Bossi".