Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Per Papa domani primo interrogatorio davanti al gip

default_image

  • a
  • a
  • a

Unastrategia difensiva che hanno confermato ieri i suoi avvocati, Giuseppe D'Alise e Carlo Di Casola. E il deputato del Pdl intende, in linea di massima, rispondere anche ai pm, se dovessero essere presenti all'interrogatorio. «L'ho lasciato sereno – ha spiegato uno dei suoi legali che lo hanno incontrato ieri pomeriggio – è fiducioso che la verità delle cose prima o poi verrà a galla». Il via libera della Camera all'arresto «certo non se l'aspettava - ammette l'avvocato - è stata una vera doccia fredda, anzi gelida. Anche guardando al passato della storia parlamentare, era difficile che accadesse quello che poi di fatto è accaduto. Ma Papa resta sereno, nonostante tutto». Una delle prime cose che Alfonso Papa ha fatto ieri mattina, dopo la sua prima notte trascorsa in cella, è stata incontrare il cappellano del carcere, confessarsi e fare la comunione. e ai suoi avvocato ha raccontato di essere stato trattato con gentilezza dalla polizia penitenziaria. La sua prima notte l'ha trascorsa in una cella singola del padiglione Firenze, nella quale ha portato la Bibbia, «Le affinità elettive» di Goethe e, ovviamente, l'ordinanza di custodia cautelare, che sta studiando in attesa di sottoporsi all'interrogatorio di garanzia. Intanto gli avvocati stanno valutando se chiedere alla Procura il trasferimento del loro assistito in un carcere più moderno e funzionale di Poggioreale, come quello di Secondigliano, alla periferia di Napoli. Ciò, spiegano i legali, potrebbe permettere di contemperare le esigenze dell'inchiesta con quella di evitare il contatto di Papa con una popolazione carceraria composta in massima parte da pluripregiudicati e delinquenti abituali. Il deputato del Pdl mercoledì sera, subito dopo il voto alla Camera era salito in macchina e si era diretto verso il carcere di Orvieto dove pensava di costituirsi. Ma il gip aveva già deciso di trasferirlo a Poggioreale. Così il deputato del Pdl è stato contattato dalla Guardia di Finanza ed è stato trasferito a Napoli. In sua difesa ieri si è ancora una volta schierato tutto il Pdl. «Una tristezza infinita – è stato il commento del ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan – non tanto per l'onorevole Papa, ma perché vedo tornare i tempi delle carcerazioni preventive, quindi non è una questione di casta ma di cittadini, si è riaffacciato il volto e la tristezza di Enzo Tortora». E anche sulla bacheca on-line del Popolo della libertà, Spazio azzurro sono arrivati messaggi a favore di Alfonso Papa. «Ma i rossi non li arrestano mai? – è uno dei tanti – Giustizia a senso unico, serve una riforma subito. Silvio vai avanti e non fermarti».

Dai blog