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Meno deputati e Senato federale, la riforma di Calderoli

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Il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli

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Ridurre il numero di deputati e senatori a 250 per ciascuna camera. È quanto prevede la bozza di disegno di legge costituzionale "recante disposizioni concernenti la riduzione del numero dei parlamentari, l'istituzione del senato federale della Repubblica e la forma di governo", presentata dal ministro Roberto Caldeorli, che sarà all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. NASCE IL SENATO FEDERALE Il Senato diventa "Senato federale della Repubblica". Lo prevede l'articolo 2 della proposta di legge Costituzionale presentata dal governo, a firma del ministro per la Semplificazione Calderoli. Il Senato federale sarà composto da 250 senatori (attualmente sono 315). E verrà "eletto a suffragio universale e diretto su base regionale". Ai suoi lavori, prevede la proposta di legge del governo, potranno partecipare "senza diritto di voto, altri rappresentanti delle Regioni e delle autonomie locali". Si potrà essere eletti senatori al compimento dei 21 anni. "I componenti della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica hanno il dovere di partecipare ai lavori dell'Assemblea e delle Commissioni. Ricevono un'indennità stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti". LO STIPENDO DEI DEPUTATI IN BASE ALLA PRESENZA "I componenti della Camera dei deputati e del Senato federale della Repubblica hanno il dovere di partecipare ai lavori dell'Assemblea e delle Commissioni. Ricevono un'indennità stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti". EX CAPI STATO DEPUTATI A VITA ELIMINATI SENATORI A VITA PER ALTISSIMI MERITI "È deputato di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica". Il testo sostituisce integralmente l'articolo 59 della Costituzione e, vista la nascita del Senato federale, trasforma gli ex capi di Stato da senatori a "deputati" a vita. Ma, eliminando il secondo comma dell'articolo 59, cancella anche la figura dei cinque senatori a vita che ad oggi il presidente della Repubblica può scegliere tra coloro che abbiano "illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario". PRESIDENTE CAMERA SUPPLENTE CAPO STATO, PUÒ ANCHE INDIRE NUOVA ELEZIONE IN CASO IMPEDIMENTO PERMANENTE "Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente della Camera dei deputati". Dopo la nascita del Senato federale, la funzione di supplenza del capo dello Stato, oggi in capo al presidente del Senato, passerebbe dunque all'inquilino di Montecitorio. "In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica - si legge nella bozza di riforma - il presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se la Camera è sciolta o manca meno di tre mesi alla sua cessazione". SOPPRESSA LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO Viene soppressa la circoscrizione estero. "All'articolo 48 della Costituzione, il terzo comma è abrogato", si legge nel testo, con riferimento alla norma costituzionale che attualmente prevede l'esercizio del diritto di voto per l'elezione dei parlamentari, da parte dei cittadini residenti all'estero.

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