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Penati (Pd) indagato per tangenti Avrebbe preso 4 miliardi di euro

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Ilvicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia in quota al partito Democratico, Filippo Penati, e altre persone, sono indagati a vario titolo per concussione, corruzione e illecito finanziamento ai partiti nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Monza sull'area Falk di Sesto San Giovanni. La Guardia di Finanza ha effettuato 7 perquisizioni negli uffici del Consiglio regionale della Lombardia e in società e abitazioni di Milano e Sesto San Giovanni. Secondo l'accusa, in 9 anni, Filippo Penati – già sindaco di Sesto San Giovanni e poi presidente della Provincia – avrebbe ricevuto tangenti per 4 miliardi di lire, pari a 2 milioni di euro. Il pm di Monza, Walter Mapelli, ipotizza che Penati insieme all'ex capo di gabinetto della Provincia Giordano Vimercati, abbiano commesso i reati ipotizzati (concussione, corruzione e finanziamento illecito ai partiti) a Sesto San Giovanni dal novembre 2001 al dicembre 2010, in relazione agli interventi edilizi non solo sui terreni dell'area Falck, ma anche su quelli del Gruppo Industriale Ercole Marelli. Tangenti sarebbero state pagate anche in merito alla gestione del Servizio Integrato Trasporti Alto Milanese. Tra i 15 indagati figura anche l'assessore comunale in carica a Sesto, Pasqualino Di Leva. «Sono sereno, ringrazio il mio partito per il sostegno che mi ha immediatamente manifestato. Non ho nulla da temere, sono certo che tutto verrà chiarito», ha intanto dichiarato ieri Penati.

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