La vendetta di un ex-precario di Montecitorio: Svelati tramite Internet i segreti della Camera

Facebook, Twitter e un blog. SpiderTruman, autore della pagina "I segreti della casta di Montecitorio" ha deciso di sfruttare al massimo i social network (e la scia mediatica che si portano dietro) per dare la più ampia diffusione possibile ai «segreti» della Camera dei deputati, da cui è stato licenziato dopo 15 anni di precariato. Foto di documenti definiti ufficiali, «indiscrezioni - scrive SpiderTruman - che nessuno osa far uscire fuori dal parlamento italiano». Lui, che racconta di essere stato al servizio di «un deputato-padrone» racconta i peccati, ma non fa i nomi di nessun peccatore.   E così ecco spiegato come i deputati riescono a far viaggiare gratis amici e parenti, accumulando cioè punti Millemiglia da far utilizzare ai conoscenti sui voli Alitalia e come si svolge l'assegnazione delle auto blu. «Vi spiego qual è il trucco - scrive SpiderTruman - attraverso il quale gli onorevoli parlamentari si arrogano e si appropriano di questo servizio». L'autore racconta così di finte minacce ai danni di parlamentari sprovvisti di auto blu che, alla luce dei rischi (falsi) per la propria incolumità, ottengono protezione. E ancora, il misterioso ex dipendente di Montecitorio si sofferma a spiegare la ragione delle molte denunce di furto da parte dei deputati: «c'è una polizza - assicurativa - dichiara - che copre qualsiasi furto di qualsiasi entità che avviene all'interno di Palazzo Montecitorio». SpiderTruman, poi, racconta con dovizia di particolari le convenzioni agevolate di cui godono i parlamentari, da quelle legate alle tariffe telefoniche a quelle per l'acquisto di un'auto nuova. Qualcosa, però, deve aver turbato l'autore che sulla bacheca della sua pagina Facebook lascia intendere che quello spazio potrebbe essere chiuso. Da chi o perché non lo spiega, ma annuncia di voler continuare comunque a diffondere i presunti segreti di Montecitorio attraverso un nuovo account Twitter e il blog isegretidellacasta.blogspot.com.