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Bianco o verde? Lo decide il paziente

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Chetra protocolli rigidissimi e persone che riferiscono dolori lancinanti, è spesso costretto a «promuovere» a codice verde un buon numero di pazienti. Così, l'effetto decongestionante del ticket sui codici bianchi, che avrebbe dovuto allontanare dalle sale del pronto soccorso i casi valutati come di bassa gravità, curabili il giorno dopo dal medico di base, è durato poco. «Con l'introduzione del ticket, soprattutto nei primi tempi, il pronto soccorso un po' si era svuotato», spiega Francesco, medico al San Camillo. Ma non è sempre possibile assegnare un codice bianco. «La discrezionalità del personale medico», dice Alessandro, 24 anni, operatore sanitario, «è stata sostituita dai protocolli. Si fa l'esame obiettivo, ma poi si deve tenere in considerazione quanto ti dice il paziente. Se riferisce un dolore lancinante, mai sentito prima, lo devi segnalare come codice verde». Anche perché potrebbe farti causa. «Uno stimato professionista di qui è stato citato da un paziente per "stress psico-emotivo"». E così, il ticket non riesce ad alleggerire i pronto soccorso dal peso di chi ne abusa. «In linea di principio l'idea dietro al ticket è giusta, il pronto soccorso serve per le urgenze», dice ancora Alessandro. «Ma non so se l'introduzione abbia effettivamente funzionato nel ridurre l'intasamento o nel far cassa».

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