Tagliaprovince: bufera sulla casta "Mollate la poltrona"
Via le indennità «Oltre le Province è bene tagliare anche i mini-comuni e le indennità corrisposte ai consiglieri e assessori degli 8000 comuni italiani» Franco Menichetti Serve una spinta popolare «Grazie per la vostra battaglia, c'è bisogno di una forte spinta popolare e trasversale per obbligare la politica ad agire» Michele Ricciardi In Saregna ne bastano tre «Prima gli accorpamenti, poi l'eliminazione. Per la Sardegna bastano due province: Sassari e Cagliari. Però capisco che anche Nuoro ha la sua storia e la sua geografia. Bisogna tornare a tre province. Oristano è dentro Cagliari. Non serve. Le altre quattro sono una vergogna nazionale. Guido Bocchetta Via anche il Molise «Via anche il Molise che è grande come un quartiere di appena 300.000 mila abitanti che serve solo a sprecare danaro pubblico per mantenere in piedi un carrozzone di solo interesse politico» Nunzio Cifelli Parcheggi per incompetenti «Si può ridurre la spesa pubblica partendo dagli sprechi evidenti. Le Province sono per la maggior parte dei casi dei parcheggi di politici senza alcuna utilità pratica. Basta sprechi, basta posti pubblici per incompetenti nullafacenti» Stefano Bianchi Pagano i risparmiatori «È ora da finirla con gli sprechi. Non è possibile che a pagare sono sempre gli stessi. È immorale tassare il risparmio» Teresa Pro Enti inutili «Bisogna assolutamente eliminarle, il nostro Paese non può permettersele. Sono un ente inutile. Le persone che ci lavorano possono essere dirottate negli altri enti pubblici man mano che il personale va in pensione senza fare nuove assunzioni» Gabriele Dognini Chi taglia vince le elezioni «Non solo le Province, ma anche tante spese inutili... Se il presidente Berlusconi riuscisse a dare un taglio a questo vincerebbe tutte le elezioni di questo mondo» Rosalba Aboliamo anche il Cnel «Sono daccordo con voi, aboliamo le Province e tutti gli enti inutili come il Cnel» Carmine Penta Servono solo per i parenti «Aderisco alla vostra iniziativa con immensa soddisfazione visto che ho vissuto sulla mia pelle l'esperienza negativa di lavorare nell'ente Provincia, con un rapporto di lavoro di ruolo in delega dalla Regione. Poi però noi lavoratori siamo stati scaricati ad un'Agenzia di formazione privata. Merce di scambio per far posto ai loro vassalli e parenti» Rocco Marrocco Tutti a casa «Concordo con l'iniziativa per l'abolizione delle Province, ma ricordo che le spese non devono solo essere spostate ad altri enti, se le chiudono, tutti a casa» David Berno Sei livelli di governo «Noi abbiamo sei livelli di governo: Comunità europea, Stato, Regioni, Province, Comuni e Municipi nella città più grandi. Oltre a Comunità montane ed altri aggeggi, con costi insostenibili. L'abolizione delle Province (ma, a mio avviso, sarebbe meglio abolire le Regioni, che dividono l'Italia) è una misura vitale per l'economia» Elio Lodolini Un buon inizio «Indubbiamente l'eliminazione delle Province può essere un buon inizio per ridurre i costi della politica, tuttavia se non si prosegue con l'eliminazione anche delle comunità montane, delle unioni dei comuni nonché dei comuni stessi con popolazione almeno inferiore a 5000 abitanti oltre al numero dei parlamentari con tutti i relativi privilegi non risolviamo certo il problema» Valeriano D'Orazi Buttiamoli fuori «Caro direttore, sono per l'abolizione delle Pronvince e non solo ma di tutto ciò che è possibile recuperare dai tagli alla casta che è stratosferica. Penso che in questo Paese tutto si possa fare tranne toccare i nostri cari mafiosi parlamentari. Perché i primi a non votare per i tagli sono loro. Bè allora scendiamo in piazza e buttiamoli fuori. Si deve regolarizzare tutto per questi signori della casta. Pensioni adeguate (non stratosferiche), zero vitalizi e due soli mandati da parlamentari. Mettiamogli paura e questi mafiosi politici» Francesco Giarrotta Avanti tutta «Aderisco con tutto me stesso alla campagna "Tagliaprovince" promossa da Il Tempo e, dunque, avanti tutta con la lotta alla casta» Francesco Rèpaci Difendono solo la poltrona «Sottoscrivo ogni referendum che, finalmente, ci liberi da una classe politica che ha preso in ostaggio tutta l'Italia e gli italiani. Difendono esclusivamente le loro poltrone e le loro pensioni d'oro sia a Destra sia a Sinistra. In Italia mai si è dovuto sopportare una così nutrita schiera di indagati, venduti, condannati e opportunisti nella casta del governo. Iniziamo con l'abolizione delle province il resto sarà conseguente» Giovanni Colombo Capaci di decidere «È giunta l'ora di farla finita con questo schifo di politica. Azzeriamo tutto e ripartiamo: cominciamo con abolire le Province e i comuni montani, sacche di malapolitica corruzione favoritismi e corruzione. Grazie direttore Sechi di farci sentire ancora capaci di decidere qualcosa d'importante» Anna Piccioni Scelte coraggiose «Mi permetto di suggerire anche altri referendum da aggiungere: dimezzare il numero dei parlamentari e i loro stipendi dei parlamentari, abolire le auto blu e gli aerei blu, eliminare i vitalizi dei parlamentari (che con un solo giorno di legislatura si beccano 1.780 euro poiché quelli non li chiamerei “diritti acquisiti”, ma ladrocini legalizzati) e dei consiglieri regionali; e ancora , accorpare enti (eliminando consigli d'amministrazione e gruppi dirigenti) e introdurre il quoziente familiare. Se vogliamo salvare questo nostro paese , dobbiamo fare scelte coraggiose come queste» Angela Caratello Basta privilegi «A quando la prossima raccolta di firme per la riduzione ad un terzo dei nostri parlamentari, ad un quarto il loro stipendio con gettoni di presenza e alla pensione solo dopo almeno 30 anni di attività? E la cessazione di ogni remunerazione e benefits all'atto del termine del mandato?» Vilmo D'Intino Forza Il Tempo «Nel mio piccolo, aderisco con entusiasmo all'iniziatva del mio quotidiano, proponendo oltre al taglio delle Province, anche l'accorpamento dei Comuni più piccoli, l' abolizione delle Comunità Montane e degli Enti inutili. Forza Il Tempo» Olindo Sciacca E noi paghiamo «Sono d'accordo per la soppressione non solo delle Province (tantissime in una Nazione "grande" come l'Italia) ma di tutti e tanti privilegi che dobbiamo ai politici in carica e non, senza aspettare il 2014. Noi dipendenti pubblici siamo i più tartassati per il risanamento dei conti pubblici : stipendi tra i più bassi d'Europa, contratti bloccati al 2006, scatti di anzianità bloccati» Tullio Concetta Troppo pazienti «Finalmente qualcosa si muove. Se la politica non si muove nell'interesse del Paese, questa va cambiata prima che sia troppo tardi. È mai possibile che ci sono famiglie che vivono con l'incubo di perdere casa e lavoro? E chi lo ha perso? È mai possibile riformare per l'ennesima volta le pensioni quando vi sono politici che sommano più vitalizi? Vedi (con tutto il rispetto) il Presidente Ciampi ex Governatore Banca d'Italia ex Presidente del Consiglio. Senatore. Idem per on Dini e Amato. Sono solo degli esempi. Riformiamo davvero. A Bossi dico non esulti sulle pensioni. Non siamo babbi. Pazienti forse troppo. Questo si» Enrico Azzaro