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Torna il ticket sanitario e tagli alle pensioni d'oro

Palazzo di Giustizia

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I ticket sulla sanità potrebbero tornare già da quest'anno. Scatta subito anche il taglio delle agevolazioni. E arriva il contributo per le pensioni d'oro. Sono queste le novità principali che potrebbero essere introdotte nella Manovra economica, ora in discussione al Senato. Mentre rimane aperta la discussione sull'abolizione degli ordini professionali. Ticket. È una delle modifiche alla Manovra, che potrebbe essere accolta, come riferiscono fonti parlamentari di maggioranza. Rientrerebbero così i ticket di 25 euro sui codici bianchi di pronto soccorso e quelli di 10 euro sulla diagnostica così come previsto da una norma del 2007. La reintroduzione immediata dei ticket permetterebbe di rimediare circa 480 milioni che venivano invece stanziati per consentire l'esenzione per tutto il 2011. Liberalizzazioni. La regola è semplice: ciò che non è regolato è libero. Per «incrementare il tasso di crescita dell'economia nazionale» il governo formulerà «alle categorie interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche». In uno degli emendamenti del relatore alla Manovra si legge che «trascorso il termine di 8 mesi dalla data di entrata in vigore» della legge «ciò che non sarà espressamente regolamentato sarà libero». Inoltre, entro il 31 dicembre 2013, il ministero dell'Economia approva «uno o più programmi per la dismissione di partecipazioni azionarie dello stato e di enti pubblici non territoriali». Sforbiciata alle agevolazioni. Scatta il taglio di quelle fiscali tra il 5 e 20 per cento. Gli effetti positivi ai fini dell'indebitamento netto sono attesi in 4 miliardi per il 2013 e 20 miliardi di euro annui a decorrere dal 2014. Il taglio non sarà attuato solo se entro settembre 2013 il governo eserciterà la delega per la riforma fiscale. Pensioni d'oro. Arriva il contributo di solidarietà del 5-10% sulle pensioni d'oro. In particolare il testo dell'emendamento stabilisce che dal 1° agosto 2011 al 31 dicembre 2014 i trattamenti pensionistici superiori ai 90 mila euro lordi annui, siano assoggettati a un contributo di solidarietà pari al 5% della parte eccedente il suddetto importo fino a 150 mila euro e al 10% per la parte eccedente l'importo di 150 mila euro. A formare il trattamento pensionistico concorreranno anche i trattamenti erogati da forme pensionistiche che garantiscono prestazioni definitive, in aggiunta o ad integrazione del trattamento pensionistico obbligatorio. Anticipato aggancio pensioni fine vita. Si anticipa al primo gennaio 2013 (anziché dal 2014) l'aggancio delle pensioni all'aspettativa di vita. No rivalutazione automatica sopra i 30 mila euro. Resta la stretta sulla rivalutazione delle pensioni per il biennio 2012-2013 ma ammorbidita. In un altro emendamento, è previsto che negli anni 2012-2013 alle pensioni «complessivamente superiori a 5 volte il trattamento minimo Inps» non sia concessa «la rivalutazione automatica». Slittano le pensioni con 40 anni. Slittano le pensioni con 40 anni di contributi, a partire dal 2012. Il prossimo anno è previsto un posticipo di un mese, che diventa di due mesi nel 2013 e di 3 mesi a partire dal 2014. Indicizzazioni pensioni medie. Sale dal 45 al 70% rispetto al testo originario della manovra l'indice di indicizzazione delle pensioni medie, ammontanti a circa il triplo degli assegni minimi (attorno ai 1.428 euro al mese). Confermata la piena indicizzazione inferiore a quella soglia e l'azzeramento per quelle superiori a cinque volte il minimo, ciò di circa 2.380 euro mensili. Ordini professionali. Si è scatenata la bagarre. Il primo testo presentato prevedeva l'abolizione. Ma si è scatenata la rivolta dei parlamentari Pdl con tanto di raccolta di firme al punto da costringere Schifani a convocare un vertice con maggioranza e governo. Alla fine il sottosegretario all'Economia Luigi Casero annuncia: ci dovrebbe essere una distinzione tra gli ordini professionali che sostengono l'esame di Stato e quelli che non lo sostengono.

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