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Bersani: sì alla manovra, poi elezioni

Il segretario del Pp Pier Luigi Bersani e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

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"I gruppi parlamentari di opposizione, preso atto che la decisione del governo di porre la fiducia sul decreto che sarà approvato al Senato, nel confermare la decisione di consentire la votazione finale entro venerdì, non presenteranno odg ed emendamenti, sui quali è in corso attualmente il confronto tra maggioranza e opposizione al Senato, ed esprimeranno nel voto di fiducia e nel voto finale il loro giudizio negativo sulla manovra". E' quanto si legge in una nota concordata tra tutti i gruppi di opposizione alla Camera. PD: SERVONO ELEZIONI  "Dopo la manovra bisogna aprire una fase politica nuova per far riprendere il cammino al Paese. Per noi la strada maestra sono le elezioni ma noi siamo pronti a considerare, anche se non sembrano probabili gli spazi, una fase di transizione per cambiare la legge elettorale". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, oggi a Beirut nell'ambito di una visita in Medio Oriente, chiede le dimissioni del governo dopo l'ok alla manovra. Il segretario del Pd conferma la "responsabilità" del suo partito per un varo rapido della manovra, ma ribadisce la sua contrarietà di merito e afferma che "serve una fase politica nuova per riprendere il cammino del Paese. La strada maestra sono le elezioni. Noi abbiamo anche sempre detto che siamo pronti a considerare una fase di transizione per modificare la legge elettorale, anche se non ci sembra che ci siano spazi disponibili. Serve una fase nuova che deve avere nuovi protagonisti, non chi ci ha portato fin qui". Per Bersani "l'Italia deve risolvere i suoi problemi economici e finanziari. Il nostro senso di responsabilità ci dà la forza per dire che non siamo mai stati e non siamo d'accordo con la politica economica del governo. Superato questo passaggio della manovra resta il problema politico: l'assenza di un governo capace di chiamare gli italiani al cambiamento. Il governo non è in condizioni di farlo e non lo risolviamo tutto con la manovra". "TUTTI VIA" "Non basta il cambio di un ministro, serve il cambio di tutto il governo", dice il leader del Pd sulle ipotesi di dimissioni del ministro dell'Economia, riportate stamane dalla stampa. "La fase nuova che è necessaria deve avere nuovi protagonisti, non chi ci ha portato fin qui".

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