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E la Lega spreca soldi con i ministeri al Nord

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Unabattaglia che il Carroccio si prepara a concludere vittoriosamente tanto che, dopo l'annuncio lanciato da Calderoli l'altra sera, anche il Senatùr ha confermato che il 23 luglio alle ore 11.30 verranno aperte a Monza le sedi di tre ministeri: quelli delle Riforme, della Semplificazione e dell'Economia. «L'abbiamo detto e lo facciamo - tuona Bossi - Era tempo che anche noi spostassimo dei ministeri come hanno fatto Francia e Inghilterra. Non deve rimanere tutto a Roma, ma è bene che tutto il Paese» partecipi alla gestione dello Stato. Una notizia che ha riacceso la polemica con i nordisti. Uno scontro bipartisan. Da una parte il Pdl, con il ministro Giorgia Meloni in testa, che precisa: «Aprono degli uffici di rappresentanza, forse, che non sono ministeri ma una cosa diversa» e dall'altra la sinistra con il dipietrista Felice Belisario che critica la Lega di pensare solo «a spostare i ministeri al Nord» e di non volersi «occupare dei problemi del Paese». Ancora più duro il commento del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti che definisce la battaglia leghista «una scelta antieconomica, sbagliata per principio, e con l'attuale situazione finanziaria assolutamente impraticabile». Parole alle quali risponde il leghista Luca Zaia: «Se fossero sprechi non avrebbero senso di esistere, ma non saranno sprechi. È un modello istituzionale di capitale reticolare, condiviso da molti Paesi e non vedo perché noi non lo dobbiamo condividere». A.B.

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