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Università, Gelmini: assegni più alti del 20% per la ricerca

Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini

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Assegni di ricerca più alti (+20%), quasi raddoppiata la percentuale dei fondi assegnati alle università su base meritocratica, norme per bilanci più trasparenti, riduzione del numero dei corsi di laurea, razionalizzazione dei settori scientifico-disciplinari, certificazione degli atenei e valutazione della qualità della ricerca, nuove procedure per l'abilitazione scientifica nazionale e l'internazionalizzazione dell'università, 106 milioni per i progetti di ricerca Prin e test di medicina in inglese. Sono queste le principali novità che oggi il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato nel corso della conferenza stampa dedicata all'iter di attuazione della Riforma e alle nuove norme previste per le università italiane. Prosegue rapidamente l'iter di attuazione della Riforma. Dei 38 provvedimenti previsti (decreti legislativi, regolamenti, decreti ministeriali), 32 sono già stati firmati dal ministro e a breve saranno emanati anche i restanti 6. Sette decreti saranno approvati in via definitiva entro luglio e i rimanenti entro fine settembre. Assegni di ricerca più alti Aumenta di oltre il 20% l'importo minimo degli assegni di ricerca. Si passa così da 16mila a 19.630 euro, che rappresentava il precedente valore massimo. Contestualmente, il tetto agli assegni di ricerca è stato abolito; Nuove procedure di abilitazione scientifica Entro l'anno saranno finalmente sbloccate le nuove procedure di abilitazione scientifica nazionale, prerequisito necessario per l'accesso alla docenza. Si tratta di una rigorosa valutazione dei meriti scientifici dei docenti basata su criteri di merito e qualità predefiniti; Internazionalizzazione delle università Per favorire l'internazionalizzazione del sistema universitario italiano e attirare dall'estero i migliori studiosi verso i nostri atenei, sono previste procedure semplificate per la chiamata diretta di ricercatori e docenti. Potranno essere chiamati anche i ricercatori italiani e stranieri, che hanno vinto importanti e prestigiosi progetti di ricerca internazionali, riconosciuti attraverso un decreto del ministro. Sono stabiliti inoltre i criteri di equipollenza tra il progetto di ricerca vinto e il ruolo che lo studioso può ricoprire all'interno degli atenei.   Gli altri provvedimenti: Razionalizzazione dei corsi di e dei curricula In tre anni, dall'anno accademico 2007/2008, c'e' stata una riduzione del 25% dei corsi di laurea e del 40% dei curricula. I corsi passano da 5.879 a 4.389, mentre i curricula passano da 8.955 a 5.424. Si tratta di un'opera di razionalizzazione dell'offerta formativa che ha l'obiettivo di garantire agli studenti percorsi di studio di maggiore qualità e meglio seguiti dai docenti. Il numero dei corsi attivati infatti deve tenere conto del corpo docente disponibile in ogni università, sia dal punto di vista numerico che scientifico, in modo da assegnare ad ogni corso di laurea un numero adeguato di docenti con un curriculum scientifico pertinente con gli insegnamenti previsti. Più risorse alle università migliori Aumenta la percentuale del Fondo di finanziamento ordinario che viene distribuita alle università in base a specifici criteri di qualità e merito. Rispetto al 2010, quando la quota era del 10%, la percentuale sale al 13,5%. Dal 2009, quando il 7% dei fondi è stato distribuito su base meritocratica, la percentuale è quasi raddoppiata. Si tratta, in valori assoluti, di circa 930 milioni di euro, rispetto ai 720 milioni del 2010. Negli ultimi tre anni, da quando la distribuzione dei fondi alle università è legata alla valutazione, più della meta' degli atenei italiani è migliorata nei parametri di qualità presi in considerazione. VQR - Valutazione della qualità della Ricerca Uno dei primi compiti dell'Anvur, l'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca insediata il 2 maggio scorso, è la valutazione della qualità. Sarà esaminato, su indicazione del ministro, il lavoro di tutti i professori e di tutti i ricercatori delle università italiane. I risultati delle valutazioni dell'Anvur saranno determinati per la distribuzione della quota premiale dei fondi, assegnata agli atenei su base meritocratica. Ricerca. 106 milioni per il PRIN. Si è conclusa la selezione dei Progetti di ricerca di interesse nazionale. Ai progetti individuati sarà assegnata una cifra complessiva di 106 milioni di euro. Test d'ingresso a Medicina in inglese Quest'anno, per la prima volta, nelle università dove sono stati attivati corsi di Medicina in inglese, anche il test d'ingresso si svolgerà in lingua. Si tratta dell'Università di Milano, dell'Università di Roma "La Sapienza" e dell'Università di Pavia. Il test sarà elaborato in collaborazione con l'Università di Cambridge e si svolgera' contestualmente alle Università di Londra e Cambridge.   Sforzo enorme. Nella conferenza stampa il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha dichiarato che per l'università "il grosso del lavoro è stato completato. Il ministero ha fatto uno sforzo enorme per consentire l'attuazione della riforma universitaria entro sei mesi dalla sua entrata in vigore". "E' stato un lavoro particolarmente oneroso - ha proseguito Gelmini - perché la legge universitaria prevede 38 provvedimenti di attuazione. Dall'entrata in vigore (29 gennaio 2011) ne ho già firmati 32. A breve saranno emanati i restanti 6". Sui singoli atenei Gelmini ha affermato: "Il commissariamento e' l'extrema ratio che ci auguriamo di non dover mai applicare. Sono molti gli strumenti che aiutano gli atenei in difficolta' economica a migliorare i propri conti: ad esempio il taglio dei corsi inutili, l'accorpamento dei settori scientifico-disciplinari, la federazione tra atenei". Gelmini ha sottolineato che aumenta la quota premiale per le università migliori. "Si passa dal 7% del fondo di finanziamento ordinario al 13,5%. Quasi un miliardo di euro che sarà distribuito a breve sulla base dei risultati raggiunti". "Questa riforma - ha concluso Gelmini - è una opportunità, una sfida da cogliere e sono ottimista anche perché ieri ho avuto un incontro proficuo con la conferenza dei rettori. La maggior parte di loro e' pronta ad applicare i contenuti di questa riforma innovativa".  

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