Una politica troppo lontana dai cittadini
Anchela Lega che pure ha costretto il Pdl a rimangiarsi il programma elettorale che ne prevedeva l'abolizione e ha indotto a una ipocrita timidezza il Pd che, in modo pilatesco, quando la questione è arrivata in Parlamento si è astenuto. I due grandi partiti hanno perso una grande occasione per entrare in sintonia con i propri elettori che le ritengono inutili e uno spreco di risorse. Certo c'è la Lega che le difende, ma che provino Bossi e compagnia a trovare un solo motivo valido e a spiegarlo ai loro elettori? Costano, milione più o milione meno, 14,5 miliardi l'anno. Il 90 per cento di questa spesa serve per il personale. Diciamo la verità: è solo una grande fabbrica di clientele. Che paghiamo noi. Andavano abolite almeno quando, nel 1970 sono nate le regioni, invece si sono moltiplicate. Ora, sono 110. C'è qualcuno che sa a cosa serva la provincia dell'Ogliastra in Sardegna? 57 mila abitanti in tutto che in teoria dovrebbero pagare presidente, assessori, consiglieri, personale. E Isernia ha il suo bell'apparato con meno di 90 mila cittadini. E a Crotone come Vibo Valentia sentivano proprio l'esigenza di avere un palazzo della provincia. Soldi ai politici, altre auto blu. Anche questo è un tema che prima o poi dovrà essere affrontato. Siamo i primi nel mondo, con distacco, con oltre 620 mila auto blu. Negli Usa sono 72 mila, in Francia 63 mila, in Inghilterra 56 mila e in Germania 55 mila. E le nostre ce le sbattono sotto gli occhi ogni giorno. In bella mostra, spesso incuranti dei divieti. Parcheggiate inevitabilmente in doppia fila. Anche queste ci costano 20 miliardi l'anno, ce l'hanno tutti: dalle Asl, al governo, passando per regioni, province, comuni, comunità montane, enti pubblici, società publiche, municipalità, ministeri, Parlamento e chissà ancora cosa. Se chiedono agli italiani sacrifici, si cominci da qui, ma con la scure. E i cittadini elettori di destra, sinistra e Lega applaudiranno. Ma la casta, tutta, è lontana dai cittadini, fedele custode di clientele e privilegi. E dal numero di adesioni che stiamo raccogliendo contro le province arriva un segnale forte che la classe politica non può ignorare se non vuole essere travolta.