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Vertice Berlusconi-Tremonti: la manovra entro l'estate

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Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi

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Tra 18 mesi il candidato premier del centrodestra non sarà più Silvio Berlusconi, ma il nuovo segretario del Pdl Angelino Alfano. Ad annunciarlo è lo stesso presidente del Consiglio in un colloquio con "la Repubblica". Ma in sottofondo resta aperto il rapporto con il ministro dell'Economia, dopo le polemiche sulla manovra e il caso Milanese, mentre le borse fibrillano. Prima il Cav lo attacca: "Si crede un genio". Poi la precisazione e la nota con la quale il premier convoca il ministro per una colazione di lavoro in cui dice: "Definiremo l'agenda degli impegni che insieme affronteremo nei prossimi giorni". L'INTERVISTA DEL CAV Nell'intervista, dallo stesso Berlusconi derubricata a "colloquio amichevole", il premier afferma "Io se potessi lascerei anche ora". Ma non si può: "Infatti non mi dimetto, però verrebbe voglia". E ancora: "Cercherò di costruire il Ppe in Italia. Ma a 77 anni non posso più fare il presidente del Consiglio". Berlusconi non punta neanche al Quirinale: "Non è per me - dice - ci andra' Letta. E' la persona piu' adatta. Anzi è una grande persona. E' un buono e ha anche ottimi rapporti con il centrosinistra". Bocciata nel frattempo l'ipotesi di un governo tecnico: "Non c'è alcuna possibilità che nasca un governo del genere. Anche i leghisti, dove vuole che vadano? Tutti quelli che si staccano fanno una brutta fine. Pensate a Fini e Casini. Quelli del Fli ormai sono inesistenti. Il loro progetto politico è il nulla. Ero solo io il loro obiettivo". E poi, osserva, è logico che siano partiti i movimenti in vista di un cambio della guardia: "Sono le nuove generazioni. E' giusto. Capiscono che io e Umberto prima o poi dobbiamo essere sostituiti. E si preparano. Con una piccola differenza rispetto al Pdl: ci sono tanti giovani di valore come Reguzzoni o Cota, ma non hanno ancora trovato il successore di Bossi". Per il futuro su Alfano "Credo che siano tutti d'accordo. Io farò la campagna elettorale e aiutero' Angelino. Farò il "padre nobile". Quindi il premier torna ad attaccare i magistrati: "Il partito dei giudici si sta preparando alle prossime elezioni. Tutti cercano dei meriti per farsi candidare" e "la loro è semplice invidia sociale". E sull'inchiesta P4 non ha dubbi: "E' solo fango e finirà nel nulla". Ma le opposizioni attaccano. "In queste ore, in questi giorni, l'Italia puo' correre qualche rischio e il governo è nel marasma", ha detto il leader del Pd Pierluigi Bersani, che ha invitato il governo a dire parole chiare: "Se non è in grado deve andarsene. Non si può andare avanti così, diventa pericoloso. Ci vuole un atto di responsabilita' in queste ore, non si puo' vivere una situazione cosi'". Per il leader dell'Api Francesco Rutelli sul ministro dell'Economia c'è "un problema politico grande come una casa", mentre l'Idv chiede che Tremonti si presenti alle Camere.  VERTICE BERLUSCONI-TREMONTI Una "lunga e cordiale" colazione, presente anche Gianni Letta, per blindare il decreto manovra, assicurandone l'approvazione entro l'estate, per confermare l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014, e dunque "continuare e rafforzare l'azione del governo". All'indomani dello scontro durissimo e pienamente pubblico, Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti provano a restituire - soprattutto ai mercati - un'immagine di compattezza nell'esecutivo. Nel giorno in cui il differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi tocca i massimi, il premier e il ministro dell'Economia cercano così di invertire la tendenza. Un incontro annunciato con una nota che già dava l'idea della volontà di ricostruire la solidità del governo, e al termine del quale i messaggi inviati all'esterno sono semplici e chiari: "E' stato fatto il punto su tutti i problemi più attuali, a cominciare dalla manovra per la continuazione e il rafforzamento dell'azione di Governo". E dunque, secondo messaggio, "il presidente Berlusconi ha ribadito la volontà del governo italiano di raggiungere il pareggio di bilancio per il 2014, in linea con gli impegni assunti a livello europeo", e a questo fine "il decreto legge sulla manovra sarà approvato prima dell'estate".  

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