Occhio al conto E' degli italiani
La roulette giudiziaria continua e anche Giulio Tremonti è finito più o meno indirettamente nel mirino della magistratura. Il ministro dell'Economia non è indagato, ma un suo stretto collaboratore, il parlamentare Marco Milanese, è inquisito dai magistrati napoletani che indagano sui traffici della P4. La procura ha chiesto l'arresto di Milanese. Nel provvedimento si parla di «rapporti finanziari poco chiari tra i due», pagamenti di alloggi in centro a Roma di Milanese in favore di Tremonti, regali di orologi di lusso e chissà cos'altro. È difficile immaginare un Tremonti che, tra un vertice dell'Ecofin e l'altro, mercanteggia qualcosa con un parlamentare che usa la sua carica per arricchirsi. Vedremo. Ma i tempi della giustizia non sono come quelli della politica e soprattutto delle Borse. Tutto questo accade mentre nel governo le tensioni tra il presidente del Consiglio e il ministro dell'Economia sono come la lama di un rasoio e i mercati finanziari registrano il massimo storico di spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi. La giustizia farà il suo corso, ma non vorremmo che a pagare la pena in questa storia fossero gli italiani.