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«Il ritardo causa meteo ci fu, nessuna scusa» E il Tesoro distribuisce un diario di volo

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Ilministro Tremonti dedica diversi minuti in apertura della conferenza stampa sulla manovra economica, ai motivi che hanno fatto slittare l'incontro con la stampa di un giorno. I giornali si sono sbizzarriti in retroscena, ventilando dissidi tra il ministro e Berlusconi, scontri interni al governo e frizioni con il Quirinale. Niente di tutto questo, mette subito in chiaro Tremonti che forse più di Letta ci tiene a mostrare che tutto sulla manovra è andato e sta andando liscio. Il ministro non solo si prodiga in dettagli sul viaggio da Milano, ma fa distribuire un foglio che è una sorta di diario di volo. C'è scritto che la partenza era prevista da Linate alle 7.40 con arrivo a Fiumicino alle 8.50 e che il decollo è avvenuto con 20 minurti di ritardo a causa del traffico aereo. Poi si sono scatenate le turbolenze. «Giunti sui cieli della Capitale alle 8.45 circa - si legge nella nota - si rimaneva in volo per più di 45 minuti insieme a altri veivoli (dagli oblò li vedevamo volare intorno a noi), in attesa che si aprisse un corridoio tra i temporali». Alle 9.30 arriva la comunicazione del Comandante: data l'impossibilità di atterrare a Roma il volo era stato dirottato a Pisa. «A questo punto, siccome era impossibile comunicare in volo - continua così la ricostruzione - non appena atterrati, dal momento che c'era assoluta incertezza sull'orario di arrivo a Roma ho chiesto all'ufficio stampa di annullare la conferenza stampa prevista per le 12 a Roma». La nota è prodiga di altri dettagli: l'aereo era atterrato in emergenza carburante avendo consumato moltissimo combustibile; siamo ripartiti alle 11 da Pisa.

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