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Province, respinta la proposta dell'Idv di abolirle

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Il momento di una votazione alla Camera

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L'aula della Camera ha bocciato la proposta di abolire le Province, avanzata da Italia dei valori. Contro ha votato la maggioranza, mentre a favore della richiesta si è schierato il Terzo polo. Il Pd, invece, si è astenuto. "Il voto di oggi è un'altra occasione persa dal Parlamento per ridurre ulteriormente i costi della politica", ha commentato l'Udc Renzo Lusetti, sottolineando che i centristi volevano "introdurre una riforma importante abolendo le Province dal testo costituzionale ma hanno prevalso interessi di parte, sia nella maggioranza, che da anni promette questo taglio, sia nel Pd che ha mancato di audacia. Oggi ha perso di credibilità la politica, ma soprattutto ha perso il Paese. Chi ha votato contro si assuma le proprie responsabilità". "Si rinuncia - ha fatto notare il vicepresidente dei deputati di Fli, Giorgio Conte - a un risparmio per le casse dello Stato stimato fino a circa 2 mld di euro. Ma noi non rinunceremo a questa battaglia, oggi ancora impedita dal noto condizionamento che la Lega esercita puntualmente sull'agenda del Governo. Si discute di federalismo, di federalismo fiscale, di velocità e flessibilità nelle decisioni, ma non si ha il coraggio di mettere mano alla riduzione del numero degli apparati politici e burocratici. Quindi, le Province non si toccano e magari si tornerà a riesumare la proposta leghista di 'regionalizzare' le Province, attribuendo alle Regioni non solo il compito di abolirle, ma anche di istituirne di nuove. L'epilogo beffardo della incapacità delle riforme".

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