L'opposizione esulta: ce l'abbiamo fatta
Lo stralcio del provvedimento fa tirare un sospiro di sollievo a chi nella maggioranza, e cominciavano ad essere in tanti, già immaginava, con un certo imbarazzo, una nuova battaglia con il Quirinale, ma soprattutto fa gridare vittoria all'opposizione. «Si tratta di una norma vergognosa», accusa il segretario del Pd Pier Luigi Bersani che poi si chiede «quale manina metta sempre delle norme ad hoc in ogni procedura». Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd arringa: «è assolutamente probabile, questa norma ha fatto impazzire la maionese. La cosa più incredibile - aggiunge ridendo - è che più di una settimana senza una norma ad personam non esistono. Allo scoccare del settimo giorno, puntuale come il destino, arriva la norma ad personam». Critico anche il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che parla di «balletto indecoroso». Pollice verso anche dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro: «Berlusconi, colto con le mani nel sacco, ha deciso di ritirare la norma salva Mondadori. Oggi l'ha fatto - si chiede l'ex pm - perchè domani vuole ripresentarne un'altra simile?». Da Futuro e Libertà, il vicepresidente vicario Briguglio incalza: «Berlusconi non ha resistito alle fortissime prese di posizione in Parlamento e nel Paese e alla moral suasion del Quirinale. Resta un mistero il perchè Berlusconi in modo così marchiano esponga se stesso, il governo, il Pdl e la maggioranza, Lega inclusa, a inevitabili figuracce dinanzi al mondo intero. Chi ci può aiutare a capire l'enigma?» Il leader di Sel Vendola ironizza: «È una manovra con infamia...e senza lodo». Comunque «anche senza salva-lodo rimane una manovra iniqua, che scarica sugli enti locali un peso di tagli insopportabili. E ogni volta che emerge qualche norma concreta dalle nebbie di questo testo mutante, emerge fino in fondo il segno di ingiustizia sociale e di violenza istituzionale». Si fanno sentire anche i Verdi. «Berlusconi, sorpreso con le mani nella marmellata sul lodo Mondadori ha fatto marcia indietro» sostiene Angelo Bonelli che aggiunge: «Il tentativo di inserire in una manovra lacrime e sangue l'ennesima norma ad personam lascia semplicemente senza parole: il governo dovrebbe solo vergognarsi. Il governo ha dimostrato che gli interessi del premier sono più importanti dell'interesse del Paese». «Il ritiro della norma sul Lodo Mondadori è una vittoria delle opposizioni ed un piccolo sussulto di dignità di questa maggioranza sgangherata, che evidentemente ha percepito lo sdegno dell'opinione pubblica» è il commento del presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. «Hanno provato - aggiunge Donadi - ad ingannare i cittadini ed il Parlamento inserendo quella norma ad aziendam nella speranza che passasse inosservata, ma gli è andata male e sono stati sbugiardati. Continueremo a vigilare per evitare che all'ultimo momento qualche manina provi ad inserire altre norme truffaldine».