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Quote rosa nei cda: la Camera ha detto sì

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La Camera dei deputati durante la votazione della manovra finanziaria

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Approvato oggi alla Camera, con voto bipartisan, il disegno di legge sulle cosiddette "quote rosa" nei consigli di amministrazione delle società quotate e delle controllate pubbliche non quotate. L'aula di Montecitorio ha votato con ben 438 voti a favore, 27 contrari e 64 astensioni. La legge prevede che le donne nei cda e negli organi di controllo delle società quotate e delle controllate pubbliche non quotate siano almeno un quinto nel primo mandato (2012-2015), e arriveranno ad essere almeno un terzo nel secondo mandato (2015-2018). Grande soddisfazione è stata espressa dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, che ha definito il testo di legge "equilibrato, graduale e temporaneo", riconoscendo il percorso condiviso tra maggioranza e opposizione che ha portato alla sua approvazione. "L'Italia ha preso oggi una decisione di portata storica, ha fatto un importantissimo passo in avanti sulla strada della valorizzazione del talento e delle energie femminili", ha commentato la Carfagna. "Il Parlamento ha dimostrato ancora una volta di essere in linea con le esigenze e i sentimenti delle italiane e degli italiani, di saper cogliere il meglio dagli altri ordinamenti europei e, soprattutto, di essere capace di unirsi, come dimostra il voto trasversale su temi di importanza sociale ed economica vitali per il Paese" ha spiegato il ministro. La proposta, avente come prima firmataria la parlamentare Pdl Lella Golfo, aveva già ottenuto il lasciapassare dal Senato e arriva ora alla firma del Capo dello Stato per la promulgazione e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

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