segue dalla prima di ANTONIO MARTINO Non si muove foglia che il ministro dell'Economia non voglia.
Senzauna dialettica fra il ministro delle spese e quello delle entrate, la sintesi che dovrebbe essere fatta dal Consiglio nella sua collegialità e l'indirizzo che ne dovrebbe dare il suo Presidente sono superflui. La collegialità dell'organo svanisce: la politica dell'esecutivo investe la responsabilità del suo capo ma è, in effetti, decisa da altri che non ne risponde. Mi permetterei, quindi, di suggerirLe di esercitare, con la discrezione che Le è propria, pressioni sui leader di maggioranza e di opposizione perché procedano allo "spacchettamento" del ministero dell'Economia, ripristinando la separazione fra i ministri della spesa e dell'entrata e rinvigorendo il ministero dello Sviluppo economico, cui quello dell'economia ha sottratto poteri che erano prima del ministero dell'Industria e poi di quello delle Attività produttive. La prego, caro Presidente, di perdonare il mio ardire e di credere ai sensi della mia più alta considerazione.