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Rifiuti, manovra, partito: la settimana di fuoco del Cav

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Strettotra i rifiuti di Napoli, i distinguo della Lega, la necessità di riorganizzare il Pdl e una Manovra che, complice anche il fuoco incrociato sul ministro Giulio Tremonti, stenta a decollare. E non sarà facile arrivare alla quadratura del cerchio. Anche perché le pressioni più forti il Cavaliere le riceve proprio dai suoi. Il Pdl campano, ad esempio, non ne può più dei veti del Carroccio. L'emergenza ha ormai superato il livello di guardia e oggi i parlamentari eletti in Campania hanno in programma una riunione a Roma con il governatore Stefano Caldoro. La linea oscilla fra l'intransigenza di chi annuncia una battaglia parlamentare senza esclusione di colpi e chi, invece, pur ritenendo fondamentale l'emanazione di un decreto, preferirebbe la via del confronto. L'ultima parola spetterà al Cav che ne discuterà nel vertice di maggioranza previsto oggi all'ora di pranzo a Palazzo Grazioli (presenti, oltrei ai vertici del Pdl, quelli di Lega e Responsabili). Nella stessa riunione si parlerà anche della Manovra che giovedì mattina dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri. Sull sfondo resta poi il Consiglio Nazionale che venerdì nominerà Angelino Alfano segretario del Pdl. L'idea di Berlusconi è quella di affidare ad Alfano «pieni poteri» per il rilancio del partito. Ma venerdì è lontano.

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