Lepore: «La fuga di notizie partita dalla Finanza»
L'indaginecoordinata dal pm Roberto Pellicano riguarda fatti avvenuti nel 2010 ed è a «modello 45», cioè senza reati, né indagati. L'inchiesta è nata dopo la trasmissione a Milano di alcuni documenti della procura di Napoli. «Non siamo ancora arrivati a una conclusione, non sappiamo con certezza chi è l'informatore e non è detto che Adinolfi sia l'unico». A parlare è il pm Francesco Curcio, titolare, con il collega Henry John Woodcock, dell'inchiesta sulla P4. I pm stanno cercando gli informatori di Luigi Bisignani e Alfonso Papa e in particolare chi ha raccontato al potente uomo d'affari dell'inchiesta su di lui aperta a Napoli, bruciando in parte il loro lavoro. Non ci sono al momento altri ufficiali della Guardia di Finanza iscritti sul registro degli indagati. Lo ha sottolineato il procuratore capo di Napoli Giovandomenico Lepore. «Le notizie dell'indagine che stavamo portando avanti dall'interno della Finanza sono state portate all'esterno», ha proseguito Lepore. E ancora: «I politici si sentono intoccabili. C'è stata una reazione unanime di tutti, indistintamente. Come se la politica fosse una zona da proteggere dagli attacchi esterni». «L'inchiesta è seria, non si tratta di una cosa gonfiata. Lo scopo principale è quello di delegittimare la magistratura e l'intera inchiesta dicendo che si tratta solo di un polverone».