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Ora è caccia alle talpe nelle forze dell'ordine

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Secondola procura di Napoli erano molte le persone che avrebbero «aiutato» Luigi Bisignani, arrestato perché considerato la mente della presunta organizzazione segreta P4, a raccogliere informazioni che non dovevano essere divulgate e tantomeno passate e chi era soggetto a indagini da parte della magistratura. Per ora, tra gli altri, nella lunga lista di indagati, c'è il nome del generale della Guardia di Finanza Michele Adinolfi che, in base alle indagini degli inquirenti, avrebbe «girato» informazioni su inchieste giudiziarie alla presunta «cricca» e soprattuto a Luigi Bisignani. Ma il lavoro della magistratura campana non è di certo terminato. Dall'esame delle migliaia e migliaia di pagine contenute nei faldoni dell'inchiesta e dalle ulteriori attività investigative potrebbero emergere altri personaggi legati agli indagati e che avrebbero avuto il compito, grazie alle loro cariche, istituzionali e non, di veicolare notizie giudiziarie verso chi era soggetto a indagine. Ad esempio, informando gli indagati che i loro cellulari erano sotto controllo e quindi di evitare di parlare al telefono quando dovevano affrontare argomenti «segreti». La procura di Napoli, dunque, è a caccia di altre talpe, di uomini (anche nelle forze dell'ordine) che avrebbero avuto negli ultimi tempi contatti telefonici e personali con le persone finite agli arresti domiciliari o nel registro degli indagati. Il generale Michele Adinolfi, laureato in giurisprudenza, economia e commercio, scienze politiche e in scienze della sicurezza economica e finanziaria, è stato, tra l'altro, consulente esterno della Commissione parlamentare Antimafia dal 1994 al 1995 e vicepresidente del Consiglio centrale di rappresentanza (Cocer) delle Fiamme Gialle dal 1999 al 2002. Ma chi avrebbe «passato» le notizie ad Adinolfi? I magistrati avrebbero ricostruito anche questo passaggio: le informazioni riservate sarebbero arrivate al capo di Stato Maggiore per via gerarchica, da un altro ufficiale della Guardia di Finanza, il comandante interregionale dell'Italia meridionale Vito Bardi, in servizio a Napoli. Au.Par.

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