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Nuove norme anti-evasione nel settore dei giochi.

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Nelmirino soprattutto il settore delle scommesse e i giochi con gli apparecchi di intrattenimento. Le misure allo studio, che potrebbero confluire nella Manovra all'esame del consiglio dei ministri di giovedì, potrebbero dare un gettito da 5-600 milioni per quest'anno a circa un miliardo di euro a regime. A conti fatti le nuove norme anti-evasione nel settore dei giochi potrebbero essere cifrate nella manovra triennale fino a 3,5 miliardi di euro complessivi ma è difficile fare dei calcoli precisi perchè, secondo quanto si apprende, ancora non sarebbe stato deciso quali misure, delle diverse messe a punto, effettivamente inserire nel decreto legge manovra. Non dovrebbero invece essere introdotti nuovi giochi o lotterie per fare cassa. Secondo dati recentemente diffusi dal ministero dell'Economia, in risposta ad una interpellanza del Pd, su oltre 100.000 apparecchi da gioco controllati nel 2010 sull'intero territorio nazionale, quelli irregolari sono stati circa 12.700, pari al 13% del totale. In alcune province del Sud il tasso di irregolarità delle slot machine arriverebbe fino al 40%. L'intero pacchetto di misure per correggere il deficit e rispettare l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014, dovrebbe avere un valore tra i 40 e i 43 miliardi: 3 miliardi per il 2011 come manutenzione, 5 sul 2012, 20 sul 2013 e il resto sul 2014. La Manovra potrebbe contenere anche una tassa sulle transazioni finanziarie sul tipo del «fissato bollato» il vecchio prelievo sui contratti di Borsa. Insieme al decreto per l'aggiustamento dei conti ci sarà la delega per la riforma fiscale con il riordino della tassazione sulle rendite, lo sfoltimento delle detrazioni, la riduzione del numero dei tributi e delle aliquote che sarebbero declinate in base al numero dei figli a carico e giro di vite contro l'evasione. Per le rendite finanziarie sarebbe confermata l'aliquota unica al 20% che verrebbe anticipata al 2012. Allo studio un bonus figli da 4-5 mila euro per le famiglie a baso reddito. L'intenzione di Tremotni è di inserire alcune liberalizzazioni su servizi locali e professioni. Sempre in ballo innalzamento dell'Iva ma solo sui beni di lusso e l'aggancio dell'età pensionabile all'aspettativa di vita (dal 2015 al 2013). Una volta varato, il decreto vedrà partire l'esame parlamentare dal Senato. Difficile immaginare, già per la settimana successiva al 30, il via ai lavori della Commissione Bilancio. Più probabile che si cominci martedì 12 luglio. Per varare il dl entro la pausa estiva, il 5 agosto, è immaginabile che il grosso del lavoro venga fatto proprio a Palazzo Madama. L.D.P.

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