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Era la prima apparizione davanti ai suoi dopo il raduno sul «sacro prato» di Pontida.

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Mail Senatùr, arrivato alla festa della Lega a Magenta (Mi), ha subito messo le cose in chiaro: «Ci metto due secondi a chiedere al Consiglio federale l'espulsione di chi si mette di traverso, anche se ci sono persone importanti. La base sa bene che chi fa casino nel partito non lo fa per interesse comune ma per interesse di altri». Un messaggio inequivocabile al ministro dell'Interno che negli ultimi giorni ha avuto più di un motivo di attrito con Bossi. A partire dalla vicenda della nomina del capogruppo alla Camera (alla fine è stato confermato fino a dicembre Marco Reguzzoni ndr), un momento che il leader del Carroccio non ha esitato a definire «difficile». Ma, ha subito aggiunto, «il capogruppo è uno che dev'essere bravo a trattare ed esperto: volevano mettere uno che non era esperto, non avrei dormito più a saperlo a Roma». Poi un riferimento al cammino del governo. «Ho visto che dopo Pontida qualcosa si è mosso - ha spiegato -, ad esempio le ganasce fiscali. Prima si poteva sequestrare una casa a una persona che avesse anche multe molto basse, adesso fino a ventimila euro la casa non si può toccare. A Berlusconi gliel'ho detto come pensi di vincere le elezioni se sequestri le automobili alla gente, i trattori ai contadini?» «Tra le cose che abbiamo chiesto a Pontida - ha proseguito - anche il Patto di stabilità. Tremonti mi ha garantito che si riuscirà a scrivere un nuovo Patto e quindi i comuni possono utilizzare i loro soldi per quello che serve». In ogni caso, ha concluso, «se non si raddrizza il Paese il Nord se ne va per la sua strada». L'ultima battuta il Senatùr l'ha riservata agli avversari: «La Sinistra tenterà in tutti i modi di far saltare l'accordo con Berlusconi. L'accordo è semplice, Berlusconi deve fare quello che gli abbiamo chiesto a Pontida o la Lega non andrà più con lui: ma non sarà la sinistra a portarci a quel punto».

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