I romani non pagheranno il Gra
Il viceministro a Infrastrutture e Trasporti Roberto Castelli fa pace con Roma: «I romani non pagheranno alcun balzello, quindi per Alemanno cessa la materia del contendere». Senatore Castelli, i romani sono «culturalmente arretrati» come ha dichiarato? «Confermo che i politici romani, e non i cittadini, sono per quanto riguarda le infrastrutture, sia ben chiaro, culturalmente arretrati. Anzi, diciamo che hanno una mentalità vecchia, sperando che nessuno si offenda. Ovunque nel mondo c'è una concezione moderna delle infrastrutture: far partecipare i privati attraverso il project financing. Anche l'Ue con la quale stiamo trattando le grandi opere di qui al 2050 privilegerà quelle costruite con l'apporto di fondi privati, senza alcun esborso di denaro pubblico. La Cecina-Civitavecchia, alla quale il ministro tiene tantissimo, sarà costruita senza alcun esborso di denaro pubblico. Mamma-Stato non può più pagare tutto». Quindi il Gra sarà a pedaggio? D'altronde lo prevede il decreto legge 78/2010 convertito in legge 122/2010. «Sarà come la tangenziale di Milano e quindi i romani che la usano come circonvallazione urbana non pagheranno nulla. D'altronde lo prevede una legge dello Stato. Sono stato messo alla berlina, mi hanno aizzato contro tutti i romani e onestamente non capisco perché. Alemanno continua ad avere un atteggiamento violento e a dire che abbatterà i caselli: non mi paiono affermazioni degne di un sindaco». L'impressione è che lo scontro tra Lega e Pdl e Roma e il Carroccio si acuisca sempre più. «Il pedaggio sul Gra è stato stabilito da una legge dello Stato: se alcuni deputati del Pdl la reputano sbagliata perché l'hanno votata in Parlamento? Perché protestano ora? Sono davvero stupito di tanto clamore. L'Anas non ha più soldi per la manutenzione e lo Stato ha poche le risorse per costruirne nuove. Per fare le grandi opere servono i privati, come nel resto del mondo. Solo nel 2010 il mancato gettito è stato di circa 100 milioni. Il pedaggiamento di 1.300 chilometri gestiti dall'Anas porterà nelle casse dell'azienda un gettito di 800-900 milioni che serviranno alla manutenzione». Il pedaggio sul Gra sarà a forfait o a chilometraggio? «Aspettiamo il decreto attuativo della presidenza del Consiglio dei Ministri. Vedremo. Personalmente ritengo che sia meglio un sistema a chilometraggio, ma ritengo che il governo recepirà le indicazioni provenienti dalle competenti commissioni parlamentari. Il pedaggio interesserà solo coloro che vengono da fuori città. Inoltre è probabile che verranno studiate delle agevolazioni per i pendolari e per coloro che percorrono frequentemente il Gra». Non crede si sia fatta confusione dando parere favorevole alla Camera all'odg contro l'introduzione del pedaggio? «Alla Camera c'è un problema di maggioranza e il governo tende a dare parere favorevole agli ordini del giorno per evitare il voto. Il rappresentante del governo non ha capito la delicatezza della questione. Ma tutto è stato strumentalizzato. Di fatto stiamo solo cercando con estrema fatica di modernizzare questo Paese».