Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Cambia il vento Il moralismo di sinistra resta

default_image

  • a
  • a
  • a

Immaginee politica viaggiano insieme, ma il Pd romano non c'azzecca mai con la campagna pubblicitaria visto che lo scorso anno erano piovute critiche, interne al partito, sul manifesto della donna in abito da sera con un mazzo di rose, e lo slogan "Una festa per i suoi 150 anni", riferita all'Unità d'Italia, e nel 2009 andò anche peggio: tentativo di «modernizzazione» con il barman con uno shaker in mano e lo slogan "Mescolati, non agitati". Ora sono le donne del comitato «Se non ora quando» a trovare disdicevole la campagna pubblicitaria del Pd romano: «L'abbinamento fra lo slogan "Cambia il vento" e l'ennesima immagine strumentale del corpo femminile, ci lascia stupite e attonite. Protestiamo ancora una volta di fronte all'uso del corpo delle donne come veicolo di messaggi che nulla hanno a che fare con esso e invitiamo il Pd a ritirare la campagna». Il manifesto delle due gambe scoperte, la Parietti, coscialunga del Pds ha confessato che sarebbero le sue, non è affatto pruriginoso né volgare, e richiama Marilyn Monroe nel film «Quando la moglie è in vacanza» divenuta un'icona, mai considerata immagine antifemminista né tantomeno strumentale del corpo femminile. Ma la risposta della segreteria del partito alle «sue» donne diventa una toppa peggiore dello strappo: «Un paio di gambe sono automaticamente equiparabili ad un'immagine offensiva o volgare come quelle delle "olgettine" che circolano sul web? Sono la stessa cosa o c'è una differenza? Qual è il confine oltre il quale comincia la mercificazione o l'uso improprio?». Che significa, che le cosce delle olgettine sono più volgari di quelle delle donne di sinistra? O le cosce scoperte sono di destra mentre le facce intensamente pensose o innocentemente sorridenti sono di sinistra? Ma le femministe che bruciavano i reggiseni in piazza di che partito erano? È a queste domande che gli esponenti del Pd risponderanno invitando, con il politichese che li contraddistingue, a «costruire una discussione pubblica dove possano confrontarsi in modo libero diversi punti di vista, senza rappresentazioni caricaturali frutto di pregiudizi». Sono invitate tutte le donne. Possibilmente in pantaloni. C'è un vento leggero la sera a Caracalla.

Dai blog