Amore, cibo e fama La maturità dei giovani
Le persone «informate» sui fatti, ieri mattina, si sono mosse ancora prima che le buste con le tracce dei temi d'italiano fossero aperte. Alle ore 8.27, sul sito di studenti.it è apparisa la prima ipotesi (rivelatasi, neanche a dirlo, corretta). Infatti si leggeva: si tratta di Ungaretti. Altro che Pascoli, tantomeno D'Annunzio. L'indiscrezione è stata poi confermata dagli altri siti. Cliccatissimi durante la notte per gli ultimi approfondimenti su 150 anni di unità d'Italia, ambiente, privacy e guerra in Libia. Appena appreso il contenuto delle tracce «vere», metà Italia s'è buttata sul tema dell'alimentazione convinta che davvero «siamo quello che mangiamo» e un buon 30 per cento sui «15 minuti di fama che non si negano a nessuno» e che aprivano le porte all'universo noto: cioè reality show, facebook, twitter e dintorni. In una parola siamo un popolo di smanettoni, narcisi e salutisti. C'era pure l'aggancio all'attualità con il micidiale batterio killer che infesta le pietanze in Germania del Nord. Praticamente ignorata, invece, la poesia «Lucca» (tema svolto solo dal 6,9% degli studenti). La quasi totalità di loro ha ammesso di non averla mai sentita nominare prima (viva la sincerità): del resto non s'era detto, alla vigilia, che doveva uscire l'autore della Cavallina storna o il Vate? E poi, parliamoci chiaro: chi ci arriva con i programmi di italiano a Ungaretti? Quelli che non si sentivano ispirati dalla traccia socio-economica e da quello di attualità si sono cimentati con il saggio breve di ambito artistico letterario «Amore, odio, passione» prescelto dal 14,7% e supportato da allegati tratti da opere di Manzoni, D'Annunzio e Verga nonché dai celeberrimi quadri di Klimt, De Chirico e Picasso. Rumors per Ungaretti, figurarsi per il tema sugli anni Settanta, avvenimenti che non compaiono nei programmi di storia (e scelto solo dall'1,4%). Nè maggior entusiasmo hanno scatenato il saggio breve di ambito storico-politico «Destra e Sinistra», affrontato dal 4,4% degli studenti e quello di ambito tecnico-scientifico dedicato a Enrico Fermi con il 3,5% delle preferenze. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha definito le tracce «chiare e sintetiche, così come promesso». Di sicuro molto apprezzate dai diretti interessati. «Mi è sembrato importante inserire, all'interno della grande tradizione della Maturità italiana, alcuni temi vicini alla sensibilità dei ragazzi: l'educazione ad una corretta alimentazione e il concetto di fama ai tempi di Youtube e Facebook». Che guarda caso si sono rivelati i più apprezzati. «La traccia che avrei svolto è il saggio breve di ambito storico politico su Destra e Sinistra» ha invece confessato la Gelmini che ha poi augurato un in bocca al lupo ai ragazzi per la prova di oggi. «Purtroppo il numero di indirizzi della scuola superiore italiana non aiuta a semplificare la stesura dei quesiti - ha aggiunto - Con la nuova Riforma della scuola però saranno ridotti sensibilmente. Anche per questo sarà più facile controllare al meglio le tracce, evitando le imprecisioni che spesso hanno accompagnato soprattutto le seconde prove». Archiviata, anzi metabolizzata, la prima prova i quasi 500 mila maturandi questa mattina affronteranno il secondo scoglio. Latino al classico, matematica allo scientifico, lingue al linguistico e così via. E se ieri mattina l'attività preventiva anti-furbetti ha funzionato alla perfezione (nove maturandi su dieci intervistati da Studenti.it hanno giurato di non aver copiato) oggi far rispettare la disciplina sarà più difficile. Insomma l'azione di vigilanza dovrà essere molto più capillare. Non basta ritirare i cellulari e addirittura gli orologi da polso (come è successo in un liceo artistico romano) perché con matematica o con latino è più facile «passare» le soluzioni con i telefonini. Nel giro di pochi minuti dall'apertura delle buste, versioni e prove di matematica infatte sono già su internet. Il cerchio si chiude con il tam tam di sms, e-mail o connettendosi sui siti studenteschi. E poi tutti a riposare fino a lunedì. Quando c'è il quizzone, dove perlomeno copiare è praticamente impossibile.