Ministri, pm e vip: tutti nel frullatore
Centinaia di testimoni, conversazioni intercettate, decine e decine di verbali delle forze dell'ordine, immagini scattate durante le indagini. Si tratta del materiale in mano alla procura di Napoli che sta indagando sulla presunta P4 che ha fatto finire nei guai faccendieri, uomini politici, imprenditori e amici degli amici degli indagati. Cioè centinaia di soggetti legati in vario modo a Luigi Bisignani, considerato dai pm il grande tessitore. Nelle carte della magistratura, ci sono, tra l'altro, intercettazioni che dimostrerebbero le intenzioni della presunta «cupola» di ottenere informazioni nei palazzi di Giustizia d'Italia. Ce n'é uno, però, quello più grande d'Europa, cioè il palazzo di Giustizia della Capitale, da dove la «cricca» avrebbe avuto difficoltà a «rubare» informazioni coperte dal segreto istruttorio. Procura «blindata» In una intercettazione del 17 ottobre del 2010, il parlamentare Alfonso Papa parla con Enrico Giuseppe Francesco La Monica, carabiniere dei Ros. Enrico: «Pronti». Papa: «...È il discorso che, come ti avevo già tempo fa preannunciato, anche Napoli si è aperta sulla P3 in maniera molto forte... hanno preso le telefonate, hanno preso ... perché loro lo sai come si legano... si legano al fatto che Pasquale è stato nominato nel consorzio CE4». P: «No, ho visto, ho visto. Ma tu della cosa là di Di Martino Arcangelo non sei riuscito a sapere niente!». E: «No perché ce l'hanno a Roma, ce l'hanno a Roma io non ... ho cercato un paio di persone amiche ma non ce l'avevano». P: «Uha». E: «Non ce l'avevano, devo essere onesto, non ce l'avevano». Berlusconi e ministre Nella richiesta di ordinanza di custodia cautelare i pm inseriscono anche un'intecettazione tra l'ex compagna di Bisignani e il padre. Genitore: «...A verità... apprezzato Berlusconi, apprezzata assai quell'altro s..., c...e ha fatto ministro delle t.... Vabbe, lasciamo ...». Maria E.: «Vabbe, contento lui ....». G: «Contento. Si vede come sta, sta come nu' cane mazziato. Ricattato da p......, ricattato da Gianni Letta. Ricattato da Verdini. Ricattato da tutti quanti». Maria E.: «Questo non puoi sapere perché tu non sei nel partito». Papa contro Caliendo Il 29 novembre 2010 viene ascoltato dagli inquirenti Umberto Marconi. «Papa ha praticamente a disposizione delle "truppe" che utilizza per perseguire scopi personali, dunque sono certo che il Papa stesso abbia tramato nei confronti miei e anche - fatte le debite distanze da me - di Caliendo, al quale non ha perdonato di essere stato nominato sottosegretario al posto suo». Bisignani e il Pontefice Bisignani chiama un onorevole Pdl il 16 gennaio 2011. On.: «Vado a Castelgandolfo, ce n'è uno molto carino che fa una carne che è una porcheria ... buonissima, sulla brace che sta fronte proprio al lago». Bisignani: «Al lago». On.: «E non mi ricordo come si chiama, c'ha un'insegna gialla». B.: «Io a Castelgandolfo ci andavo solo quando andavo a trovare il Papa lì, sennò non ci andavo mai». On.: «Eh ... ti sembra normale?». Papa e figli vip Secondo gli inquirenti napoletani, il presunto tessitore, insieme agli altri indagati, avrebbe cercato di far trovare un posto di lavoro al figlio dell'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro, sotto inchiesta a Perugia per i «grandi eventi». È lo stesso Bisignani a riferirlo ai magistrati di Napoli durante uno degli interrogatori al quale è stato sottoposto. Testimoni Molti i testimoni sfilati davanti ai pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio. Tra questi politici come Mara Carfagna, Daniele Capezzone, Luca Barbareschi, Italo Bocchino, Massimo D'Alema, Giacomo Caliendo, Stefania Prestigiacomo. Ci sono poi magistrati: Paolo Mancuso, procuratore di Nola e Umberto Marconi, ex presidente della Corte d'appello di Salerno.