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Napolitano: «Uniti sui grandi obiettivi»

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Cosìcome si deve accettare la scommessa per coniugare le autonomie territoriali e l'unicum rappresentato dal Paese. Giorgio Napolitano aveva previsto di non fare discorsi ieri a Verona. Doveva solo ascoltare, come fa da qualche giorno, da quando, lunedì scorso, i referendum, rivelando un'Italia che torna a dire dei sì e dei no, hanno imposto a tutti una riflessione. Il Capo dello Stato non doveva parlare, ma sotto il tendone montato nei giardini dell'Arsenale, si è alzato, ha preso la parola e ha lanciato un nuovo appello al mondo politico: seguire gli esempi che vengono dal basso per trovare il coraggio di mettere da parte le contrapposizioni di fronte ad alcuni grandi problemi comuni del Paese. «Non bisogna temere - ha detto - di ritrovarsi uniti attorno ai grandi principi e ai grandi obiettivi, a dire che sono obiettivi comuni per tutti. No, non bisogna temere». La sua impressione è che questo passo alcuni non vogliano farlo proprio per paura. «Qualche volta ho l'impressione che in Italia ci sia chi teme che in politica non ci si divida abbastanza».

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