Il Consiglio dei ministri presenta le misure per Lampedusa Il premier: "Calo di consenso? Colpa di Annozero"
In conferenza stampa a Palazzo Chigi, a margine del Consiglio dei ministri, il premier Silvio Berlusconi ha presentato il piano di rilancio per l'isola di Lampedusa, che negli ultimi mesi ha vissuto in prima linea il dramma dei rifugiati in fuga dalle rivoluzioni del Maghreb. Per sostenere l'economia dell'isola il programma del governo comprende la sospensione dei pagamenti di tributi, contributi, mutui e leasing fino alla fine dell'anno, un piano di rilancio da 26 milioni di euro e la richiesta ufficiale all'Europa di poter istituire a Lampedusa una zona franca come quelle di Campione d'Italia e Livigno. "Frattini l'ha gia anticipato, stiamo per realizzare un accordo con il comitato transitorio libico per poter riportare il Libia i migranti venuti in Italia - ha poi aggiunto il premier - Continuiamo in questa direzione, visto che accordo con la Tunisia ha avuto piena realizzazione". Sulla guerra in Libia Berlusconi ha aggiunto che l'Italia continuerà ad essere impegnata nele operazioni militari ma "non vogliamo che si trasformi in una palude e speriamo possa terminare presto con la cessazione dell'attuale regime". APPROVATO DECRETO SU ESPULSIONE CLANDESTINI «Con Maroni abbiamo approvato un decreto sull'immigrazione per l'espulsione coattiva immediata di tutti i clandestini». Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi durante la conferenza stampa a palazzo Chigi dal termine del Consiglio dei Ministri. IL GOVERNO TIENE Parlando dei rapporti con la Lega e del futuro dell'esecutivo Berlusconi ha detto che "Non c'è alternativa a questa maggioranza e a questo governo", e che "la manovra economica sarà presentata dopo la verifica e dopo il Consiglio Ue di Bruxelles. Il premier ha poi annunciato che nel corso della verifica del 22 giugno sarà posta la questione di fiducia al governo. "Sono stato autorizzato a far porre la fiducia per il decreto sviluppo, che per eventuali documenti" per la verifica in Parlamento, ha specificato. Berlusconi ha commentato anche il calo di consensi registrato dalla maggioranza nelle ultime elezioni e nei referendum: "é anche colpa di alcune trasmissioni televisive, che si sono scagliate contro l'esecutivo". Il presidente del Consiglio ha citato i programmi di La7, tra cui quello di Maurizio Crozza, e le trasmissioni Rai Annozero e Ballarò.