L'Economist non salva Silvio: «All'Italia occorre un cambio di governo»
Neè convinto John Prideaux, giornalista dell'Economist, che ne ha parlato presentando uno speciale sull'Italia del settimanale in edicola oggi. «Non farò l'errore di predire la fine di Berlusconi – racconta – ma arrivando qui, parlando con le persone si inizia a sentire un'aria nuova, la fine di un'era». «L'Italia ha un problema di produttività, ha bisogno di alcune riforme. Se guardiamo agli ultimi dieci anni e più, dimenticando tutti gli scandali, il "Bunga Bunga", lo scontro con i magistrati, il problema è che sotto Berlusconi c'è stato un disastro da un punto di vista economico. Berlusconi è arrivato al potere con l'idea di essere un imprenditore di successo in grado di fare le riforme economiche, ma poi non le ha fatte». L'analisi del settimanale britannico viene fatta in occasione dell'anniversario dei 150 anni d'Italia e si intitola «Oh for a new Risorgimento» (Per un nuovo Risorgimento). Il rapporto sottolinea che, nonostante i problemi, l'Italia non è affatto un Paese in crisi, ma ha bisogno di riforme. Le più urgenti sono quella del mondo del lavoro, quella della giustizia troppo lenta, quella del fisco e quella della scuole secondaria e dell'università.