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Chi di antimafia ferisce di antimafia può perire.

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Èquello che sta accadendo a Luigi de Magistris, neo sindaco di Napoli, che ha appena chiamato in giunta come assessore alla legalità Giuseppe Narducci, pm partenopeo che condusse l'inchiesta sul coordinatore campano del Pdl Nicola Cosentino. Ora, se Narducci entrerà nell'amministrazione comunale di Napoli rischia in parte di confermare i sospetti del Pdl. E cioé che quella contro l'ex sottosegretario all'Economia sia stata un'inchiesta viziata dalla politica. Ma c'è un altro aspetto che sta inquietando la nuova maggioranza. Narducci infatti fu il magistrato che condusse l'inchiesta sulle manifestazioni contro la discarica di Chiaiano. Firmò un'ordinanza di custodia cautelare accogliendo la quale il gip, Raffaele Piccirillo, usò parole pesanti: «Lo sfondo sul quale si stagliano i fatti descritti è costituito dalle proteste inscenate contro l'utilizzo di una cava ubicata in Chiaiano quale sito di smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Quelle proteste degeneravano in gravi episodi di guerriglia urbana ascrivibili a una parte minoritaria dei manifestanti, riconducibili al centro sociale Insurgencia, a gruppi ultras del tifo organizzato e a giovani rampolli di famiglie malavitose». Insomma, c'era dietro pure la camorra. Nulla di strano se non fosse che uno dei nuovi consiglieri comunali della maggioranza del neosindaco sia Pietro Rinaldi, proprio uno dei capi della rivolta contro la discarica. E non è un caso che de Magistris abbia inaugurato la sua campagna elettorale nella zona nord della città proprio a Chiaiano, dove il 2 aprile presentò il suo programma per l'ambiente e per combattere l'emergenza rifiuti. E non è un caso che proprio a Chiaiano de Magistris abbia raccolto il 61,1% dei voti, strapazzando il suo rivale. Rinaldi, che è un militante dei centri sociali, nel quartieri ha raccolto oltre 100 delle sue 600 preferenze circa. E ora si indigna: «Narducci? Ha indagato sulla manifestazioni anti-discarica a Chiaiano - ha dichiarato Rinaldi al Roma -. Ci definiva camorristi ed ora si troverà, se la scelta dovesse essere confermata, ad essere parte di un progetto politico in cui quelli che lui definiva delinquenti saranno capaci di porre le loro istanze al centro dell'azione amministrativa». Se si dovesse ragionare con uno degli assiomi classici della sinistra bisognerebbe sostenere: 1. de Magistris ha avuto molti voti a Chiaiano; 2. È stato sostenuto da coloro che condussero la rivolta anti-discarica; 3. Tra questi vi erano anche camorristi; 4. La camorra ha sostenuto de Magistris. Ma siccome questi assiomi si rivelano delle emerite stupidaggini, basterebbe che il neo sindaco di Napoli ammettesse che la verità è diversa da quella che si vuole costruire a tavolino. F. d. O.

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