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«Alemanno ministro e subito primarie»

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.Non solo. Il leader de La Destra Francesco Storace annuncia che oggi presenterà una proposta di modifica dello statuto del Lazio, per inserire un nuovo articolo: «Roma, capitale della Repubblica e capoluogo della Regione, è sede del governo e dei ministeri». Onorevole Storace, il ministro Calderoli torna alla carica. «È un'iniziativa improvvida, il contrario del federalismo. Ma qui manca la difesa di Roma». Bè, il sindaco Alemanno ha più volte protestato col governo e ha assicurato che il Pdl reagirà con forza contro l'atteggiamento della Lega. «No, no guardi. Manca una forza politica che risponda sul serio a questi attacchi. Da quando non c'è più An, le difficoltà e le fragilità del Pdl nel difendere la Capitale sono evidenti. Io credo che Alemanno sia una risorsa da impegnare al governo del Paese: da lì potrebbe difendere Roma molto meglio di quello che sta facendo come sindaco. Peraltro ci sono posti vacanti nell'esecutivo». Alemanno ministro? E poi che succederebbe? «Elezioni primarie per scegliere il candidato sindaco del centrodestra e poi il voto anticipato. In questo modo si complicherebbe anche la vita al centrosinistra perché il presidente Zingaretti non potrebbe dimettersi prima facendo precipitare la Provincia di Roma, con il rischio di perdere anche quella. E poi non sono tanto sicuro che si candiderebbe se in campo ci fossi io». Un'idea astuta ma non so quanto realistica... «Vede, io non sono rassegnato alla vittoria di Zingaretti. Mentre già si vedono esponenti di centrodestra che tentano di riposizionarsi vicino all'aspirante sindaco del Pd. Invece c'è ancora la possibilità di battere la Sinistra. Le elezioni a Napoli, dove ha vinto De Magistris, hanno insegnato che l'alternativa non è sempre nel campo avverso a quello di chi ha governato ma, spesso, nello stesso schieramento». Lei Storace vuole fare il De Magistris di Roma? «Sicuramente sono quello più autonomo, nessuno mi mette i piedi in testa. E per la nostra città servirebbe un sindaco libero». E lei lo sarebbe? «Talmente da poter utilizzare in Giunta anche esponenti di sinistra». Di sinistra? «Certo. Ad esempio Mirko Coratti che ha grandi qualità ma potrei fare altri esempi». Il suo programma per le primarie? «Il mutuo sociale perché tutti possano acquistare una casa, la preferenza per gli italiani sugli stranieri nelle graduatorie per i servizi pubblici, una mobilità più rapida, ovviamente la sicurezza e poi un'autonomia dai poteri forti. Un tempo uno slogan di Rifondazione Comunista diceva: "Anche i ricchi piangono". A me piacerebbe farne uno diverso: "Anche i poveri sorridono. Succede a Roma"».

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