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Nelle serie maggiori il 53% delle giocate Nel 2010 puntati 4 miliardi

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Sonoinfatti la Seria A, la serie B e la Lega Pro a catturare le preferenze degli appassionati. Sui campionati professionistici italiani - secondo l'agenzia Agicos - finisce infatti circa il 53% delle giocate, mentre sui campionati di Spagna, Inghilterra. Francia e Germania va un altro 25% di puntate. Negli oltre 7.000 punti dove è possibile scommettere, nel 2010 sono state effettuate puntate per 4,4 miliardi di euro. Ma il 2011 non è partito bene, visto che nei primi 5 mesi dell'anno le scommesse hanno incassato 1.960 milioni, vale a dire il 3% in meno rispetto allo stesso periodo del 2009. E del calo comincia a preoccuparsi anche l'Erario, che nell'ultimo quinquennio ha visto finire nelle proprie casse 1.065 milioni. E se le scommesse legali soffrono, quelle illegali hanno invece ripreso a marciare. Il mercato clandestino ha raccolto lo scorso anno 2,5 miliardi di euro, valore in crescita rispetto al 2009 quando le puntate illegali toccarono gli 1,6 miliardi. È Napoli la provincia dove si è scommesso di più sia a livello generale (oltre 411 milioni di euro puntati nel 2010) sia a livello pro capite (133 euro contro la media italiana di 55 euro). Roma si piazza nella top ten con 88 euro di spesa per abitante nel settore delle scommesse.

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