Grillo tuona sull'Italia di "Pisapippa" ma i grillini lo mollano: "Populista"

All'indomani dei ballottaggi che hanno sancito la sconfitta del Cavaliere sul carro dei vincitori non c'è più posto per nessuno. Tutte le anime della Sinistra - anche quelle che non si vedevano da lustri incalcolabili - sono ricomparse nelle piazze d'Italia. Eppure c'è chi - lungi dal voler farsi trasportare dal «vento di cambiamento» - continua a promettere tempesta. È il solito Beppe Grillo. Si intitola «L'Italia di Pisapippa» il post con cui il leader del Movimento 5 stelle commenta, dal suo blog, l'esito delle elezioni amministrative. «Ha vinto il Sistema - scrive - Quello che ti fa scendere in piazza perché hai vinto tu, ma alla fine vince sempre lui. Che trasforma gli elettori in tifosi contenti che finalmente ha vinto la sinistra o alternativamente, ha vinto la destra. Qualcuno ha detto al Pdmenoelle che "È facile vincere con i candidati degli altri". Già, ma chi sono gli altri?. Pisapia - attacca Grillo - avvocato di De Benedetti, tessera pdmenoelle numero UNO (che ha per l'ingegnere svizzero gli stessi effetti taumaturgici della mitica monetina di Zio Paperone), Fassino deputato a Roma e sindaco a Torino che vuole la militarizzazione della val di Susa, Vendola che costruisce inceneritori insieme alla Marcegaglia, destina 120 milioni di euro di denaro pubblico della Regione Puglia alla fondazione San Raffaele di Don Verzé, padre spirituale di Berlusconi e mantiene privata la gestione dell'acqua?». Il comico genovese è un fiume in piena. Si riserva una possibilità di ripensamento, ma detta condizioni volutamente integraliste: «Se Pisapia fermerà almeno la costruzione mostruosa dell'Expo 2015, chiuderà gli inceneritori, taglierà del 75% gli stipendi dei consiglieri comunali, mi ricrederò, pensate che lo farà?», provoca. Se Grillo "strilla", però, non tutti i grillini stavolta gli vanno dietro. Anzi. I commenti al post sono subito tantissimi. E tanti si ribellano. «Non me ne frega niente di Pisapia, però è anche l'avvocato della famiglia di Carlo Giuliani nel processo dopo il G8. Beppe Grillo sei diventato un vecchio rancoroso, forse sarebbe ora che anche tu andassi in pensione, se già non ci sei e lasciassi lo spazio a quei giovani, loro si che si sono fatti il culo gratis per queste amministrative» scrive Antonio. «Oh, oh, oh...calma ragazzi...Siamo mica qui a spaccare i computers con gli scatolini di yogurt...Ammazza oh, qua si rischia la scissione fra adepti e fondatore», commenta preoccupato Maurizio. «Sgrillo è come il puffo brontolone. C'è poco da fare, anche perchè con il brontolare ci campa», attacca Valdo. «Continui a dare contro a tutto e tutti senza minimamente consultare noi, la base. Francamente mi sono scocciato, sono stufo di fare politica, dare volantini, fare banchetti e sentirmi rimproverare dalla gente per le tua sparate», ammette Riccardo. Senero prova a darsi una spiegazione che non faccia soffrire troppo i grillini doc: «Forse hanno fatto prigioniero Grillo e qualcuno lo tiene ben legato ed imbavagliato e i post li scrive qualcun altro...».