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di MASSIMILIANO LENZI Televisione pubblica, la crisi del 29,9%.

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Raiunotrasmetteva la Partita del cuore, ascolto 12,66%; Raidue Voyager, share del 7,85%; Raitre il film Nella morsa del ragno, 9,39%. Nessuno programma d'informazione, in prima serata, era dedicato al risultato delle elezioni amministrative che hanno segnato, con la vittoria di Pisapia a Milano e di De Magistris a Napoli, la sconfitta del centrodestra e del Cavaliere. Nel pomeriggio, invece, il Tg3-speciale elezioni con il 13,82% di share superava il Tg1-Amministrative, 12,07%. Se dalla Rai allarghiamo il monitoraggio alle reti generaliste Mediaset, ci accorgiamo che pure lì la prima serata ha registrato ascolti non brillanti, pur vincendo la prima serata contro la Rai. Su Canale 5 la fiction Fratelli Detective otteneva un ascolto del 14,01%, Plastik ultrabellezza su Italia 1 il 10,81% e Viaggio a Medjugorie, su Rete 4, il 12,10%. In totale le tre reti Mediaset sommavano uno share del 36,92%. Ma il dato statisticamente più interessante, guardando l'auditel di lunedì 30 maggio, è che sommando gli ascolti in prima serata delle reti Rai con quelli delle reti Mediaset si arriva ad un totale del 66,82%. Il che vuol dire che su 10 italiani meno di 7 hanno guardato i sei canali delle principali reti: gli altri tre o non hanno visto la tv generalista o si sono orientati su La7 (che ha registrato ascolti record per lo speciale Tg-elezioni del pomeriggio, 11,68%, per il Tg della sera di Enrico Mentana, 13,79% e per L'Infedele di Gad Lerner, 10,78%) - unica rete generalista a parlare, in prima serata, dell'esito del voto. Un'idea dello sdrucciolo su cui è finita la tv generalista la danno altri dati: dal 2000 al 2011 i canali generalisti Rai e Mediaset sono calati dell'11% di share (studio Frasi elaborato su dati Auditel). Oltre un milione di spettatori in meno. Il digitale e i canali tematici hanno frammentato il consumo di tv, è vero, ma forse è il caso di interrogarsi sui palinsesti ed i programmi: non sarà arrivato il momento di rinnovare, nel segno del merito e talento?

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