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Bersani: "Berlusconi si deve dimettere"

Pierluigi Bersani

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«Berlusconi si deve dimettere. Il Parlamento cerchi, in una fase molto stretta di poche settimane, la soluzione di una nuova legge elettorale. Dopo di che si va a votare». Lo dice, in un'intervista a «Repubblica», il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, all'indomani del successo del centrosinistra alle elezioni amministrative. «Berlusconi dice che andrà avanti? Lo farà - spiega Bersani - affrontando una verifica parlamentare dove dovrà certificare il ribaltone che ha portato a una maggioranza Berlusconi-Scilipoti-Bossi e con la sentenza drammatica delle amministrative sulle spalle. Elezioni che dimostrano inequivocabilmente due cose: la fine della coalizione di governo e l'impotenza della sua azione». Quanto a ipotetiche alleanze, Bersani dice che «siamo pronti a parlare con tutti. Mi rifiuto di parlare di terzi poli, di primi o di secondi. Nel Paese si è consolidato un assetto bipolare, il che non significa che non ci sia spazio per una qualche elasticità. Casini? La nostra proposta di alternativa, avanzata più di un anno fa, non mette barriere a una convergenza delle forze progressiste e moderate. Nel malaugurato caso che non ci sia un allargamento - prosegue - l'importante è il messaggio che diamo agli italiani. Io sto largo nella proposta, che è la chiave per vincere. Poi ci pensano gli elettori a premiarti». Per la scelta del candidato premier «la sequenza che ho in testa da tempo prevede tre step - conclude il leader Pd -. Primo: un Pd che si carica delle sue responsabilità al servizio della coalizione. Secondo: un centrosinistra che fa un programma di 10 punti per il Paese e lo propone a un arco di forze più ampio. Terzo: il meccanismo per la scelta del leader».  

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