Moratti-Pisapia, voto cruciale
Il ballottaggio lo avevano messo in preventivo ma non di affrontarlo con uno svantaggio di oltre 6 punti percentuali. Ora che la campagna elettorale è finita e la parola passa agli elettori, nel centrodestra milanese cresce il timore di perdere la città dove sono nati Forza Italia e il Pdl, dove vota il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e che per la Lega è un simbolo. Al contrario nel centrosinistra, nonostante le scaramanzie, si respira aria di vittoria. L'avvocato Giuliano Pisapia, accusato dal centrodestra di essere un estremista di sinistra, può essere l'artefice del miracolo di portare per la prima volta nella storia della cosidetta seconda Repubblica il centrosinistra alla guida della città. «È arrivato il nostro tempo» ha detto al comizio finale in Piazza Duomo Giuliano Pisapia, convinto che da Milano può partire una fase poltica nuova. Berlusconi aveva detto che il voto milanese aveva un valore nazionale e che la vittoria doveva servire a rafforzare l'azione del suo governo. Al primo turno il premier ha raccolto la metà delle preferenze prese alle elezioni precedenti e Letizia Moratti, il sindaco uscente, è stata costretta ad una difficile rincorsa per cercare di recuperare i voti necessari per ritornare a Palazzo Marino. Il Terzo Polo che aveva come candidato Mafredi Palmeri non si è schierato ma personalità come Bruno Tabacci, hanno detto chiaro che daranno il voto a Pisapia. Nessun apparentamento neppure da parte dei 'grillinì ma Mattia Calise, candidato sindaco per il Movimento 5Stelle, ha dichiarato che i suoi elettori non voteranno «sicuramente» la Moratti. È stata una campagna elettorale piena di veleni e tensioni. Dopo la sconfitta al primo turno Letizia Moratti ha richiamato Paolo Glisenti, suo storico collaboratore, per cercare di raddrizzare una comunicazione risultata - a detta di tutti nel Pdl e nella Lega - fallimentare, basata principalmente su temi nazionali, caratterizzata dai manifesti 'Via le Br dalle procurè e dalla falsa accusa della Moratti, in diretta Tv, a Pisapia di essere l'autore di un furto legato ad azioni terroristiche ed essere stato amnistiato invece che assolto per non aver commesso il fatto. Proprio per questo il candidato del centrosinistra ha rifiutato un secondo confronto Tv. Ha querelato Letizia Moratti e ha presentato un esposto in Procura dopo aver appreso che in città circolavano finti zingari che sostenevano di essere suoi sostenitori e strani personaggi che fingevano di prendere le misure per la costruzione della moschea che, secondo Pdl e Lega, verrebbe costruita se vincesse il centrosinistra. Ci sono stati anche momenti di tensioni con scambi di insulti tra i sostenitori dei due schieramenti con la madre di un assessore finita in ospedale per una caduta durante un volantinaggio in un mercato che ha anche ricevuto la visita di Silvio Berlusconi. "SILENZIO VIOLATO", NUOVO SCONTRO MORATTI-PISAPIA Polemica a distanza di Letizia Moratti con Giuliano Pisapia, a proposito del silenzio elettorale che il sindaco uscente di Milano lamenta essere stato violato dal competitor del centrosinistra. "Il 28 maggio del 1980, trentun'anni oggi, Walter Tobagi, giornalista coraggioso del Corriere della Sera, che indagava sugli "anni di piombo" in Italia, fu ucciso dai terroristi a Milano", è il ricordo di Giuliano Pisapia. "Il suo nome - prosegue - rimane anno dopo anno un punto di riferimento della difesa della democrazia italiana. Quell'assassinio non ha cancellato ciò che Tobagi rappresentava. Lo ricordo oggi con le parole che per lui ebbe uno dei protagonisti della resistenza italiana, Leo Valiani: 'l'Italia repubblicana non ha fatto, sotto i colpi del terrorismo, la stessa fine dell'Italia liberale sotto i colpi dello squadrismo. Lo si deve anche ad uomini come Tobagi ed al loro sacrificio. Buono, generoso quale era, se fosse rimasto in vita, non se ne vanterebbe. Ma noi gli dobbiamo sempre un accorato omaggio". "Sono venuta a conoscenza che Giuliano Pisapia ha reso oggi dichiarazioni pubbliche, riprese dalle agenzie di stampa, sul ricordo di Walter Tobagi, innocente vittima del terrorismo", interviene invece la Moratti. "Di questa evidente violazione delle regole e dei comportamenti da tenersi nella giornata di silenzio elettorale - prosegue - intendo informare il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, auspicando le garanzie istituzionali affinché la competizione elettorale in corso a Milano si concluda serenamente e nel rispetto delle norme della convivenza civile". "Di questo - annuncia la Moratti - ho gia' informato il Prefetto di Milano per quanto di sua competenza diretta".