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Campagna in Procura: a Milano accuse, veleni e denunce in Tribunale

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Letizia Moratti, sindaco di Milano e ricandidata per Pdl-Lega Nord

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Camilla Conti A Milano la campagna elettorale sta finendo davanti al giudice mentre a Napoli scende in campo Gigi D'Alessio. I ballottaggi sono arrivati al rush finale: in ballo c'è il voto di oltre 5 milioni di elettori, che coinvolge in totale 5 province e 81 comuni di cui 9 capoluoghi di provincia. Ma i riflettori sono accesi soprattutto sui capoluoghi di Lombardia e Campania. Sky Tg24 ieri ha confermato l'invito al confronto fra i candidati sindaci di Milano che sarà mandato in diretta stamattina alle 10 (e in replica alle 16 e alle 22). A condurre il confronto televisivo sarà il direttore del canale Emilio Carelli che lascerà la sedia vuota per il candidato che decidesse di non confrontarsi. Previsto anche il diritto di replica del candidato che dovesse subire un attacco personale da parte del suo avversario nel corso dell'ultimo intervento. All'ombra della Madonnina, intanto, la Sinistra ha deciso di alzare i toni degli ultimi giorni di campagna elettorale portando la sfida direttamente nelle aule del Tribunale: la Procura di Milano ha infatti avviato un'indagine con l'ipotesi di reato di diffamazione dopo che i legali di Giuliano Pisapia hanno depositato un esposto in cui denunciano, tra l'altro, la presenza di alcuni finti fan del candidato sindaco travestiti da rom che distribuiscono volantini dal contenuto falso e diffamatorio. Nell'esposto vengono ipotizzati anche i reati di abuso della credulità popolare, sostituzione di persona e pubblicazione di notizie atte a turbare l'ordine pubblico. Un'altra denuncia è arrivata sempre ieri dalla «Lista civica Milano X Pisapia» secondo cui Otto Bitjoka - imprenditore camerunense, vicepresidente di Extrabanca, la prima banca per stranieri e sostenitore della lista - sarebbe stato oggetto nel pomeriggio di un'aggressione intimidatoria. Mentre stava rilasciando un'intervista a Lombardia Channel, Bitjoka è stato prima insultato con epitati razzisti da un motociclista, che gli ha urlato «vattene a casa tua!». Di fronte alla reazione di Bitjoka che ha ribadito di essere a casa sua, sarebbe poi scattata l'aggressione fisica. Mentre la Sinistra denuncia, il centrodestra corteggia nuovi potenziali elettori. Scommettendo sui tassisti. «Con noi la Moratti si è guadagnata diecimila voti per il ballottaggio», hanno sottolineato i vertici della Uil tassisti che martedì hanno firmato, insieme ai colleghi di tutte le sigle sindacali, l'accordo proposto dal sindaco uscente alla categoria: nessun aumento del numero di licenze fino a ottobre 2015, cioè dopo l' Expo. Un bel regalo per i tassisti milanesi che da anni portano avanti un braccio di ferro con l'amministrazione proprio per non far aumentare il numero di licenze. E la Moratti che ci guadagna: i tassisti sono cinquemila, più mogli e mariti, si arriva a diecimila. Come a Milano anche a Napoli i tassisti possono diventare l'ago della bilancia. La responsabile del Parco tassisti del capoluogo campano, Raffaella Cuomo, ha infatti scelto di sostenere il programma del candidato sindaco del Pdl Gianni Lettieri. Cuomo è stata candidata al Consiglio comunale nelle liste dell'Api, ottenendo 878 voti di preferenza. «Sono una moderata e non posso condividere la scelta del partito e del Terzo Polo di non schierarsi al secondo turno – ha spiegato - soprattutto perché nella giunta regionale ed in ben 4 delle Province campane siedono tuttora esponenti del Terzo Polo. Il che evidenzia affinità politiche con il centrodestra». Intanto a fianco dei candidati del centrodestra si schiera anche il cantante Gigi D'Alessio che sta tornando da Miami perché lo aspettano due concerti speciali. Oggi in piazza Duomo a Milano per sostenere Letizia Moratti e domani in piazza Plebiscito a Napoli per inneggiare a Lettieri sindaco. Una mossa che ha colto di sorpresa i napoletanI che ricordano l'amicizia del cantautore con l'ex governatore di centrosinistra Antonio Bassolino. Un loro abbraccio nei corridoi di Palazzo Santa Lucia fece persino arrabbiare Pino Daniele, per anni fedele musicista dell'ex sindaco di Napoli. Ma fu proprio Bassolino a concedere all'artista la piazza simbolo della città.

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