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Bossi: i ministeri arriveranno al Nord

Umberto Bossi

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"Non abbiamo fatto alcuna retromarcia sul decentramento" dei ministeri. Cosi Umberto Bossi dal palco di Viadana, nel mantovano, dove è arrivato per dare sostegno al candidato sindaco Cesare Barzoni e al candidato a presidente della Provincia, Gianni Fava. I ministeri, ha garantito ai militanti il Senatur, "prima o poi arriveranno qui al nord". "In Inghilterra e nella Francia centralista è stato possibile", ha ricordato. "Noi siamo i più pirla?", ha chiesto, "no, non ci stiamo solo a pagare ed a tacere". Il leader del Carroccio ha spiegato che sulla questione, però, il suo partito ha dovuto fare uno stop, "per non fare pasticci in campagna elettorale dopo le voci contrarie espresse da esponenti di spicco del Pdl. "LA GENTE È SFUFA DI VOTARE CONTINUAMENTE" Umberto Bossi, inoltre, ha smentito che la Lega Nord abbia in mente una riforma della legge elettorale. "Adesso non abbiamo tempo di pensare a quelle cose", ha risposto ai giornalisti, a margine del comizio. "La gente ha le scatole piene di andare a votare continuamente", ha spiegato. Ai cronisti che gli chiedevano se il suo partito sarebbe favorevole all'introduzione di una quota proporzionale, Bossi ha replicato: "Ma no, l'avete inventato voi, che non sapete cosa scrivere".  A chi gli chiedeva di commentare le dichiarazioni del presidente del Consiglio riguardo agli elettori di centrosinistra "senza cervello", il leader della Lega ha risposto:  "Berlusconi ne dice, è troppo nervoso". Sarebbe stato meglio evitare una frase del genere? "Ognuno vota quel che vuole", ha replicato il leader del Carroccio.   TASSE, TREMONTI NON PUÒ RIDURLE "Berlusconi vorrebbe ridurre le tasse, lo chiede sempre a Tremonti, ma Tremonti è spaventato, perché nessuno vuole percorrere la strada della Grecia", ha detto ancora Bossi. Il leader del Carroccio ha spiegato ai militanti leghisti che "l'Europa non vuole che si riducano le tasse, finché non ci sarà il pareggio di bilancio". "Ci siamo ficcati in un bel pasticcio entrando in Europa", ha commentato. "Nonostante la buona volontà di Berlusconi non si potrà ridurre le tasse - ha aggiunto - e allora si è dovuti passare attraverso i federalismo fiscale per ridurre il costo dello Stato".    LA PERNACCHIA Bossi è convinto che il clima di tensione, registrato durante la campagna elettorale, abbia danneggiato la corsa di Letizia Moratti verso la riconferma a sindaco di Milano. "Già lei - ha detto, riferendosi alla Moratti - non è una che va molto in mezzo alla gente". Però, ha concluso, "speriamo di riprenderci". Ha risposto, poi, con una sonora pernacchia a chi gli chiedeva cosa succederà nel caso in cui il centrodestra perdesse al ballottaggio a Milano e a Napoli. "Per me la gente deve chiudere gli occhi e votare chi gli viene in mente", ha aggiunto, "votare Lega significa 'no' all'immigrazione clandestina e 'sì' al decentramento dei ministeri".  

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