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Decreto "Omnibus": il governo pone la fiducia

Proteste anti-nucleare a Roma

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"Considerati i tempi ristretti di scadenza del decreto, pongo la questione di fiducia sull'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto numero 34 del 2011, nel testo approvato dalle commissioni, identico a quello approvato dal Senato". Così il ministro dei rapporti con il Parlamento Elio Vito ha annunciato che il governo ha posto la fiducia alla Camera sul decreto legge "Omnibus", che comprende varie norme tra cui l'aumento delle accise sui carburanti e la moratoria sulle centrali nucleari. Il testo approvato in Commissione, su cui si voterà domani pomeriggio, è identico a quello del Senato. L'autorizzazione a porre la questione di fiducia sul decreto legge "Ombibus" è stata data dal Consiglio dei ministri del 19 maggio. I CONTENUTI DEL DECRETO Il provvedimento, che dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, contiene disposizioni per lo stop del programma nucleare, l'aumento delle accise sui carburanti a copertura dei fondi Fus (Fondo unico per lo spettacolo), e la possibilità per la Cassa depositi e prestiti di assumere partecipazioni in società di rilevante interesse nazionale. IL PD: "MODO PER SFUGGIRE AL VOTO DEI REFERENDUM" La moratoria sul nucleare inserita nel decreto "Omnibus" ha scatenato le reazioni degli antinuclearisti. Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Partito democratico, ha detto che "con la decisione di mettere la fiducia sul decreto "Omnibus", il governo le prova tutte per sfuggire al voto degli italiani nel referendum indetto per il 12 e 13 giugno. Nelle norme che l'esecutivo vuole imporre non c'è nessun abbandono del piano nucleare ma solo un rinvio per evitare il giudizio dei cittadini che, come già dimostrato dal voto in Sardegna, è nettamente contrario al ritorno delle centrali nucleare in Italia".

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