Moratti-Pisapia prove di disgelo
Dopo le aggressioni reciproche denunciate sabato scorso da propri sostenitori, Letizia Moratti e Giuliano Pisapia, candidato sindaco di Milano per il centrodestra e il centrosinistra, si sono finalmente stretti la mano in pubblico. Un fatto che Moratti spera possa rappresentare una svolta dopo un finale di campagna elettorale dai toni molto accesi. "Credo sia soprattutto un'occasione - ha detto il sindaco uscente durante un sopralluogo alla Fabbrica del vapore insieme al suo predecessore Gabriele Albertini - per potere, e mi auguro che Pisapia l'abbia accolta così, tornare a poterci confrontare sui programmi che credo sia quello che i cittadini hanno diritto di sapere, cioè la visione di città e le differenze per poter poi scegliere". "In questo momento credo si debba abbandonare ogni personalismo -ha proseguito Moratti - perché è la città alla quale noi dobbiamo rispondere concretamente con la nostra visione e i nostri programmi. Con questo ho voluto fare un gesto concreto e simbolico per poter dire adesso parliamo insieme di programmi. Confrontiamoci su quelli, i cittadini ne hanno diritto". Al sopralluogo ha partecipato anche Alan Rizzi, assessore uscente allo Sport e figlio della 65enne che due giorni fa ha denunciato di essere stata aggredita da un sostenitore di Pisapia. "Finalmente un gesto distensivo - ha detto anche Rizzi a proposito della stretta di mano - è quello che ho chiesto anche io soprattutto dopo l'aggressione. Ho sempre chiesto, senza strumentalizzare, che qualcuno riconoscesse l'aggressione e chiedesse scusa. L'ho fatto elencando solo i fatti. Finalmente si torna a parlare della città e gli accadimenti che hanno rovinato una parte della campagna elettorale sono alle spalle". Quanto alla madre, Rizzi ha detto che sta meglio e che resterà in ospedale ancora per pochi giorni.