Pisapia non si scusa: «Non erano miei sostenitori»

Inogni caso le auguro pronta guarigione». Giuliano Pisapia, candidato sindaco del centrosinistra a Milano non chiede scusa per l'aggressione subita sabato pomeriggio da Franca Rizzi, madre dell'assessore milanese Alan Rizzi, ricoverata in ospedale. Non fa un passo indietro però è pronto a chiedere di fermare la spirale di violenza che in questi ultimi giorni di campagna elettorale sta divampando a Milano. Per Pisapia «bisogna far cessare questa tensione eliminando la possibilità che ci siano episodi di violenza. Io farò di tutto perché questo avvenga. L'ho fatto fino ad adesso. Ho cercato di tenere la campagna elettorale a livello del confronto e della serietà degli impegni. Non ho usato insulti, menzogne né accenti o modalità di dialogo non utile: c'è un dialogo violento che demonizza l'avversario. Semplicemente mi sono fermato a parlare con i milanesi dei tanti problemi irrisolti». Ma anche ieri ci sono stati altri casi di aggressioni. Almeno secondo quanto denunciato dal Pdl. «In piazza Frattini – spiega una nota del Popolo della Libertà – questa mattina una signora milanese che stava chiedendo informazioni presso un gazebo del Pdl è stata aggredita con un pugno da un consigliere di sinistra della Zona 6. La signora è stata ricoverata per un trauma in ospedale». «Un altro caso di indescrivibile intimidazione e di minacce pericolose – prosegue la nota – si è verificato davanti alla sede del comitato elettorale del consigliere comunale del Pdl Gallera, dove sono state bruciate bandiere del Popolo della Libertà. Inoltre sono state lasciate scritte in cui si leggeva: "Berlusca attento soffia ancora il vento". Il tutto accompagnato da chiari simboli di sinistra ora al vaglio della Digos che era sul posto». «È in atto un continuo tentativo di aggressione fisica e di violenza da parte dei sostenitori del candidato Pisapia – è la denuncia del Pdl – È questa la Milano gentile che vuole il candidato della sinistra? Con questi estremisti che già pensano di aver conquistato Milano, la democrazia e la libertà di pensiero sono a rischio. Il centrodestra governa questa città da 15 anni e mai si è macchiato di simili episodi. La nostra gente, che invitiamo a non reagire e a non intimorirsi, è lontana culturalmente da questi fanatici che non hanno rispetto delle leggi e della libertà degli altri».