DSK potrebbe scontare in Francia
MentreDominique Strauss Kahn, l'ex presidente del Fondo Monetario Internazionale, incriminato per violenza sessuale, è agli arresti domiciliari al 71 di Broadway, in un appartamento di due locali e cucina, Parigi sta lavorando per riportarlo in Francia. Il ministro degli Interni francese, Claude Gueant, in una intervista ha reso noto che il suo governo sosterrebbe una eventuale richiesta di Dominique Strauss-Kahn di scontare in Francia la sua pena, qualora venisse condannato. «Mi sembra evidente che se DSK, nell'ipotesi che venga condannato, chiedesse di venire in Francia, il governo francese sosterrebbe la sua richiesta», ha detto il ministro ricordando il contenuto della convenzione bilaterale sottoscritta da Francia e Stati Uniti per la regolamentazione del trasferimento dei detenuti, «che consente a un francese detenuto negli Stati Uniti di scontare la pena in Francia». «È prima di tutto necessario che il condannato sia d'accordo, e che poi lo siano anche i due Paesi, in particolare quello in cui è stata effettuata la condanna che è sempre molto attento a che vi siano garanzie sull'esecuzione effettiva della pena», ha aggiunto Gueant sottolineando «l'estrema gravità» delle accuse formalizzate contro l'esponente socialista ed ex direttore dell'Fmi. Intanto l'avvocato di Strauss Kahn, il re del foro americano Benjamin Brafman, ha detto che il suo cliente «si dichiarerà innocente e, al termine del processo, sarà prosciolto da tutte e sette le accuse formalizzate contro di lui». Poi sottolinea che se l'ex presidente dell'Fmi non fosse stato famoso e straniero, il tribunale di New York non avrebbe chiesto una cauzione così alta (6 milioni di dollari) per la sua scarcerazione. Il Centro per l'integrità pubblica, un'associazione che si occupa di giornalismo investigativo negli Usa, ha diffuso nuovi dettagli sulla presunta aggressione. Secondo quest'ultima ricostruzione dei fatti nel periodo di tempo tra la presunta aggressione poco prima delle 12.30 locali e quando è stata chiamata la polizia intorno alle 13.30, la donna era uscita dalla stanza in uno stato di visibile agitazione e avrebbe raccontato quanto accaduto al suo supervisore che ne avrebbe riferito a un suo superiore il quale ha chiesto ad un addetto alla sicurezza di recarsi nella stanza. Questi avrebbe quindi allertato il capo della sicurezza dell'albergo. Quindi, dopo circa un'ora, il capo della sicurezza del Sofitel ha chiamato la polizia che ha poi provveduto al fermo di Strauss-Khan quando era già a bordo del volo per Parigi. Ma gli avvocati di DSK sostengono che questi aveva prenotato il biglietto per Parigi una settimana prima. A Washington sono cominciate le grandi manovre per individuare il nuovo presidente. In pole position c'è sempre il ministro francese delle Finanze Christine Lagarde che ieri ha incassato l'appoggio anche della Gran Bretagna. Mentre manca ancora una parola definitiva degli Usa, è spuntata dal Belgio l'autocandidatura del ministro Didier Reynders. Ma si fa sentire più forte la voce dei «piccoli»: la Svizzera ha detto che non appoggerà «a priori» il candidato europeo, mentre Australia e Sud Africa si sono unite ai Paesi, fra cui Brasile e Cina, contrari a un presidente europeo.