«Così salta ogni intesa»
Insieme alla Polverini ha chiesto un incontro urgente al premier
Cosìil sindaco Alemanno ha messo subito in chiaro le cose: «A Bossi rispondo: l'unica parola data che conta è quella nei confronti degli elettori. Nel programma elettorale del centrodestra non è mai stato inserito lo spostamento dei ministeri. Quindi compiere questo atto, tra l'altro senza neppure un voto parlamentare, sarebbe una violazione del mandato elettorale. I nostri elettori si aspettano grandi riforme anche in senso federalista, si aspettano la riduzione dei ministeri non il loro spostamento con aumenti di costi e appesantimento delle burocrazie. Siamo sempre di fronte a balle perché oggi si parla di spostare solo ministeri senza portafoglio con solo qualche decina di dipendenti, ma si tratterebbe comunque di una violazione del mandato elettorale che rimette in discussione ogni equilibrio e ogni intesa. In altri termini avviso ai naviganti: Roma questa cosa non l'accetta». Una protesta alla quale fa sponda la Polverini che, in un'intervista tuona: «O il governo e la coalizione che lo sostiene capiscono che un Paese non si può tenere insieme solo puntando sul nord... oppure non si va da nessuna parte». Poi lo sfogo: «Questa ipotesi non solo è sbagliata, ma assurda: dietro un ministero c'è la vita di intere famiglie. La Lega deve capire che il Paese si governa senza penalizzare nessuno. Non è un caso che in questi anni sono nati partiti a marcata vocazione meridionalista. Il premier su questo dovrebbe riflettere». Riflessione che si impone anche per la Lega, visto che le «ultime elezioni segnano uno stop» per il Carroccio. Ora, conclude Polverini, è il momento di «strillare di meno e mettere in campo proposte serie. Lo spostamento di alcuni ministeri è una forzatura inaccettabile, accelerata sciaguratamente solo per ragioni elettorali. Una proposta, costosa e inutile, che solo la Lega continua a sostenere - continua Polverini - e vorrebbe imporre ai cittadini: la maggioranza di governo non ceda a questo atto di forza». Alla fine conclude: «A Bossi ricordo che il federalismo per il quale ci stiamo impegnando - prosegue Polverini - non è quello della disarticolazione delle funzioni di governo e delle divisioni. Il Paese si aspetta molto da una riforma che dovrebbe aiutare a superare quel divario tra nord e sud che per troppo tempo ha caratterizzato l'Italia, mentre le rivendicazioni campanilistiche della Lega hanno solo l'effetto di alimentare tensioni e contrasti di cui non si ha alcun bisogno. Le priorità da affrontare nel Paese sono ben altre rispetto al trasloco di un paio di ministeri». Sulla questione è voluto intervenire anche il coordinatore regionale del Pdl, Vincenzo Piso il quale, commentando la richiesta di un incontro al Cavda parte della coppia Alemanno-Polverini, aggiunge: «Anche se qualche autorevole esponente della Lega si è sentito in dovere di tornare oggi sull'argomento alimentando nuove polemiche, voglio scommettere sulla caparbietà del sindaco di Roma. Questa tanto auspicata migrazione di Ministeri al Nord non s'ha da fare e non si farà proprio perché è una idea sballata, senza fondamento, antieconomica, che non giova a nessuno». «Hanno fatto benissimo Alemanno e Polverini - conclude Piso - a chiedere un confronto urgente con il presidente del Consiglio, sono certo che questo incontro riuscirà a chiarire definitivamente la questione».