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Ronchi-Fini: è rottura

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Il ministro delle Politiche Europee Ronchi

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Con una lettera formale a Italo Bocchino, Andrea Ronchi ha rassegnato le sue dimissioni da presidente dell'assemblea nazionale di Futuro e libertà. Una decisione maturata nel pomeriggio, dopo che Gianfranco Fini ha annunciato di voler sottoporre all'assemblea nazionale di Fli la decisione di non dare indicazione esplicita per i ballottaggi alle comunali. L'ex ministro avrebbe poi smentito di aver organizzato un incontro a Milano con Ignazio La Russa già domani. Ronchi aveva ribadito la sua posizione in favore di un sostegno ai candidati di centrodestra anche dopo la conferenza stampa di Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Francesco Rutelli, questo pomeriggio. «Non ho motivi di cambiare le idee che ho già espresso», aveva risposto. Nel gruppo, fonti parlamentari rilevano come da settimane l'allontanamento dell'ex ministro delle Politiche Ue dall'attività di Fli fosse un fatto evidente. Sono diversi a non escludere che Ronchi alla fine lascerà il partito. BOCCHINO: "VIA DA FLI? CHIEDETELO A LUI" «Lascerà anche Fli? Chiedetelo a lui» risponde Bocchino. Alla base del gesto di Ronchi, indiscrezioni, vorrebbero che sia il mancato appoggio ai candidati di centrodestra ai ballottaggi di Milano e Napoli. L'assemblea nazionale è stata convocata per venerdì, proprio per ratificare la posizione decisa oggi dai leader del Terzo polo, di non appoggiare nessun candidato nelle due città. TERZO POLO: NESSUNA INDICAZIONE NEI BALLOTTAGGI Il Terzo polo, durante una conferenza stampa con Gianfranco Fini, Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Rutelli, ha confermato che non si apparenterà con nessun candidato nei ballottaggi delle elezioni comunali di Napoli e di Milano. Il Terzo polo a Milano è disponibile ad un solo apparentamento, quello "con la città". Lo ha detto Manfredi Palmeri, il candidato sindaco presentato dai centristi a Milano, durante una conferenza stampa con i vertici di Fli, Udc e Api sui ballottaggi: "Noi non chiediamo nulla per noi - ha aggiunto - chiediamo tutto per Milano. Non facciamo apparentamenti con la Moratti o con Pisapia, facciamo un apparentamento con la città. L'area che stiamo costruendo può essere l'area che governerà Milano con i propri contenuti". Anche per le comunali di Napoli il Terzo Polo non farà alcun apparentamento, né con Luigi De Magistris né con Gianni Lettieri. Lo ha detto Raimondo Pasquino, candidato sindaco del Terzo polo nella città partenopea, nel corso della conferenza stampa con i leader di Udc, Fli e Api, Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. "Siamo determinanti al secondo turno - ha detto Pasquino - ma non siamo disposti ad alcun apparentamento né disposti a una situazione di sottogoverno. Il nostro programma sarà la stella polare e vogliamo che i candidati esprimano la loro condivisione".

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