I "grillini" volano: 10% in Emilia Romagna

I dati sono ancora provvisori, ma indiscutibili: le liste del Movimento cinque stelle promosse da Beppe Grillo e dal suo gruppo nato sul web irrompono in decine di Consigli comunali e in molte città superano il terzo polo di Fini e Casini. Antipolitici? Post-ambientalisti? Costola che "ruba" voti alla sinistra? I "grillini" emergono dal voto amministrativo come un altro terzo polo, ma ancor più estraneo alla logica bipolare. "Siamo sopra", ama ripetere il comico genovese. BOOM IN EMILIA ROMAGNA Il risultato più clamoroso è forse quello di Bologna, una delle quattro metropoli interessate dal test amministrativo: Massimo Bugani, dopo più della metà delle sezioni scutinate, ha preso il 9,62%. Potrà variare, ma poco, e infatti lo stesso Bugani a Sky Tg24 ha detto che avrebbe voluto "abbracciare uno per uno" gli elettori. L'Emilia Romagna ha abbracciato il messaggio dei 5 stelle, con il 9,06% a Ravenna, l'11,48 a Rimini, e il consigliere regionale Giovanni Favia ha parlato di "avanzata inarrestabile anche nei piccoli Comuni". Favia ha respinto le "analisi" di qualche osservatore interessato: "Dicono che rubiamo i voti alla sinistra, ma i voti appartengono ai cittadini, non sono di proprietà dei partiti".   MENO CONSENSI A SUD Risultati di peso i seguaci di Grillo ne hanno ottenuti anche in altre regioni, anche se non sono ancora una forza nazionale, visto che verso Sud le percentuali calano e in molte città i 5 stelle non erano neanche sulla scheda: se a Milano Mattia Calise si è fermato sotto il 4%, a Torino Vittorio Bertola è dato al 5,26. Male a Napoli Roberto Fico (attorno all'1%), schiacciato dall'Idv Luigi De Magistris. I Cinque stelle però sono al 7,57 a Novara, 8,39 a Savona, 3,23 a Varese, 6,74 a Rovigo, 5,99 a Trieste, 6,11 ad Arezzo, 5,05 a Grosseto, 2,77 a Siena. Meno soddisfacenti i risultati al di sotto della linea gotica: 1,32 a Latina, 1,22 a Cagliari, 0,95 a Salerno, 0,86 a Cosenza.